07 Novembre 2012, 20:57
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CATANIA – È un mistero. Sul debito fuori bilancio di 22 milioni di euro, “scoperto” da pochi giorni dall’amministrazione, si addensano le ombre. A far discutere, infatti, è il mancato ricorso in appello alla sentenza, nel frattempo diventata esecutiva, che condanna il Comune di Catania a risarcire la ditta Fasano Costruzioni srl per grave inadempimento.
Un aspetto evidenziato ieri sera dal consigliere comunale e capogruppo del Pd, Rosario D’Agata, secondo cui l’amministrazione voleva nascondere questo ingente debito, che rischia di mandare in dissesto le casse comunali.
A D’Agata ha risposto direttamente l’assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi, che ha sottolineato l’impossibilità di agire perché il provvedimento è stato notificato da poco tempo. “A me la sentenza è stata notificata venti giorni fa – ha affermato – nessuno vuole celare alcunché: nel momento in cui avrò gli atti li manderò io stesso alla Corte dei Conti per accertare le eventuali responsabilità”.
Eppure, proprio la sentenza in questione, che LivesiciliaCatania pubblica integralmente (CLICCA QUI), risulta essere depositata in cancelleria il 10 dicembre del 2010, notificata all’Ente una prima volta il 6 aprile del 2011 (prot. N. 103939) e, una seconda volta, il 6 settembre 2012 (prot. N. 277496), ben più di venti giorni fa.
Questo vuol dire che il Comune di Catania rischia di non poter accedere al finanziamento dello Stato per i debiti fuori bilancio del 2012. A questo si aggiunge il fatto che l’amministrazione, che non si sarebbe accorta della notifica, non ha fatto ricorso in appello ed evitare che la sentenza passasse in giudicato.
“La ragioneria ne ha avuto cognizione solo 1 mese fa – insiste ancora Bonaccorsi, intervistato da Livesiciliacatania. Proprio per questo – aggiunge – il sindaco ha chiesto una relazione all’avvocatura comunale per capire cosa sia successo da aprile 2011 a settembre 2012”.
Rimane un mistero, comunque, come mai dell’esistenza di questo enorme debito, maturato negli anni, non ne sapesse niente nessuno, nonostante nella stessa sentenza sia scritto che la ditta danneggiata ha più volte sollecitato il Comune.
Insomma, il Comune davvero rischia di fallire sotto il peso di questo debito, contratto dall’allora sindaco Enzo Bianco, tramandato a Scapagnini, sotto la cui gestione si è istaurato il processo e giunto fino a Stancanelli, la cui amministrazione non si è accorta che la sentenza è stata notificata nel 2011.
Di chi è la colpa?
CLICCA QUI e scarica la sentenza
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07 Novembre 2012, 20:57