Il giovane, la famiglia e l’impiegato | I “tartassati” dai posteggiatori

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31 Gennaio 2015, 06:30

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PALERMO – Indica con la mano un posto auto libero. Qualcuno è appena andato via, ha lasciato delle monete, ingranato la marcia e sborsato in tutto almeno cinque euro. Lui è sempre lì, quella piccola lingua d’asfalto si trasformerà in pochi minuti nella possibilità di intascare un altro euro o, chissà, anche qualcosa in più. E’ soltanto uno dei tanti posteggiatori abusivi che è possibile trovare nel tratto compreso tra piazza Fonderia e piazza Marina, cuore del centro storico e della movida palermitana.

Nei pressi del curvone della Cala, il palermitano che vuole trascorrere una serata nei numerosi locali della zona, si trova di fronte un tappeto d’auto: ognuna di loro è posteggiata a distanza ravvicinatissima dall’altra, in modo che lo spazio venga sfruttato al massimo. Alle 18, dopo una giornata di lavoro, il nostro automobilista tipo che si reca lì a partire dall’orario dell’aperitivo, sborsa il primo euro di una lunga serie. Il parcheggiatore si avvicina, indica approssimativamente le manovre ideali per posizionare l’auto e invita a “stringersi” per lasciare lo spazio ad un altro mezzo.

Sceso dalla macchina, il nostro trentenne tenta di posticipare il pagamento dell’obolo, ma quasi sempre non ci riesce e consegna le monete. “Sempre meglio di trovare l’auto danneggiata o le ruote bucate”, pensa tra sé e sé. Poco prima, a chiedergli un altro euro era stato il posteggiatore che si trova davanti a un bar della zona del Foro Italico, dove ha comprato le sigarette. Spese che aumentano se, lo stesso automobilista decide di incontrare i suoi amici nella zona di piazza Spinuzza. Posteggiare a quell’ora tra le vie Spinuzza e Cavour prevede di base il pagamento per la sosta sulle strisce blu. I posteggiatori abusivi della zona ne sono provvisti: gli chiedono per quanto tempo l’auto resterà lì e lui, oltre ai due euro circa per i biglietti, viene esortato a lasciare una “mancia”. Almeno altri cinquanta centesimi in più, insomma.

Il giovane, a quel punto, spera che la serata prosegua nella stessa zona, visto che dopo le venti non è più necessario pagare le tariffe standard. Invece la sua comitiva che fa? Decide di cenare in un locale che si trova dalle parti di via Terrasanta. Altro giro, altro parcheggiatore. E uno di loro e già finito in manette nei mesi scorsi proprio in quella zona, in via Piersanti Mattarella. Le manette sono scattate con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di una ragazza. Già, perché a Palermo ogni spostamento in auto ha un costo aggiuntivo rispetto a quello già sostenuto per la manutenzione e il carburante, e nonostante i serrati controlli della polizia municipale che nell’ultimo anno ha elevato 372 sanzioni, il cittadino si ritrova puntualmente di fronte agli abusivi quasi ad ogni angolo.

Ne sono la dimostrazione gli interventi delle forze dell’ordine che hanno denunciato negli ultimi dodici mesi venti persone, soprattutto nella zona del centro città e a Mondello. Una escalation di episodi estorsivi e di minacce che sembra non arrestarsi, dove i controlli totali nel 2014 sono stati 570.

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E se nel nostro primo caso, quello dell’automobilista trentenne che vuole passare una serata con gli amici al termine di una giornata di lavoro, vanno via per il parcheggio anche cinque o sei euro, il “budget” destinato al parcheggio è destinato a gonfiarsi per una famiglia che decide di trascorrere una giornata facendo shopping in centro e poi la spesa in un supermercato.

In quel caso, chi si trova al volante, potrebbe sborsare quasi otto euro. Il percorso iniziale è costituito da tappe tra le vie Ruggero Settimo, Mariano Stabile e Maqueda. L’ideale per la famiglia è lasciare l’auto nelle vicinanze. Ma anche in questo caso, insieme ai ticket acquistati per qualche ora, arriva la puntuale richiesta del posteggiatore abusivo. Dopo gli acquisti, genitori e bambini del nostro secondo itinerario tipo si fermano in un ristorantino, per fortuna ci si può recare a piedi e dalle 14 alle 16 non si paga la tariffa per le strisce blu. Dopo quell’orario, però, marito e moglie decidono che potrebbero fare la spesa sulla via verso casa, nella zona di viale del Fante. Cercano posto dalle parti di viale Croce Rossa, svoltano per via Alcide De Gasperi, ma niente. All’improvviso vedono sporgere una mano, indica loro un posto vuoto. Lì possono finalmente lasciare l’auto per la modica cifra di altri due euro, tra biglietto per la zona blu e soldi all’abusivo. E se prima di tornare a casa è necessaria un’altra sosta al panificio o in farmacia, l’ulteriore richiesta di quella che viene definita “un’offerta” è inevitabile.

Ma a Palermo, anche l’impiegato che lavora nella centralissima via Libertà, a meno che non si muova in autobus, non ha vita facile. Oltre al pagamento sulle strisce blu per ogni ora, c’è infatti la richiesta dell’obolo. E in questo caso si tratta di una somma che può anche superare i dieci euro. Il lavoratore posteggia la mattina alle 9, riprende l’auto per tornare a casa a pranzo alle 13 e torna sul posto alle 16. In via Siracusa trova un parcheggiatore diverso, lavora “su turni”. Come sempre l’impiegato espone i ticket sul cruscotto e, ancora una volta quell’uomo gli si avvicina per chiedergli qualche moneta “per un caffè”.

Più volte il comandante della polizia municipale, Vincenzo Messina, ha invitato i cittadini a collaborare segnalando gli episodi estorsivi e recentemente il sindaco Leoluca Orlando ha deciso di convocare un tavolo tecnico, composto da giuristi, esperti di normativa del codice della strada e della sicurezza, polizia municipale, forze dell’ordine e associazioni dei consumatori per formulare una proposta di legge. Quest’ultima sarà sottoposta dal Comune a tutti i gruppi parlamentari della Camera e del Senato per la modifica o l’adozione di provvedimenti legislativi necessari al contrasto e alla repressione del fenomeno dei posteggiatori abusivi, nei confronti dei quali, anche nei primi trenta giorni dell’anno sono scattati numerosi provvedimenti. Ultimo, in ordine di tempo, l’arresto avvenuto in piazza Enrico d’Orleans, nei pressi della cittadella universitaria. Il parcheggiatore è stato colto in flagrante mentre posizionava dei cassonetti di rifiuti dietro alle auto: chi non avrebbe sborsato l’euro prima di andare via, sarebbe rimasto bloccato. Intanto, in attesa di una legge che liberi i palermitani dallo sgradevole fenomeno dei parcheggiatori abusivi, gli automobilisti palermitani dovranno continuare a fare i conti con i tanti “caffè” da pagare all’abusivo di turno. Dal trentenne che va per locali, alla famiglia in giro per shopping e all’impiegato che lavora in centro città.

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31 Gennaio 2015, 06:30

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