28 Marzo 2017, 13:41
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PALERMO – “Andiamo avanti, anzi allargheremo la nostra presenza”. Mirello Crisafulli si gode la sua creatura. La sua università “rumena” a Enna ha ricevuto oggi la benedizione anche del governo di Rosario Crocetta. A Palazzo d’Orleans, infatti, l’ex senatore Pd, accompagnato dal deputato regionale Mario Alloro, è stato ricevuto dagli assessori all’Istruzione e formazione e alla Funzione Pubblica Bruno Marziano e Luisa Lantieri. Con loro, il viceministro rumeno dell’Università Lucien Georgescu, il magnifico rettore e il direttore amministrativo dell’università Dunarea De Jos di Galati, Gabriel Birsan e Cesar Bichescu che nei giorni scorsi erano stati a Enna.
Un incontro, quello palermitano, che suona come un definitivo riconoscimento, anche da parte del governo regionale, all’Università rumena di Enna, voluta e difesa da Crisafulli, che adesso rilancia: “Intensificheremo le nostre attività”. Sono lontani quindi i tempi delle polemiche e delle accuse. Della guerra, tra Mirello Crisafulli, ideatore della originalissima formula che prevedeva l’apertura a Enna di una sede della ‘Dunarea de Jos’ di Galati e il Ministero dell’istruzione, dove il “nemico” del Pd Davide Faraone rivestiva il ruolo di sottosegretario. Ora Faraone è alla Sanità, mentre anche nel governo di Crocetta, inizialmente scettico – ma non come il governo nazionale – il clima sembra cambiato.
“Oggi è tutto diverso – conferma Crisafulli – anzi, il governo rumeno ha ufficialmente invitato quello siciliano a visitare la città di Galati, sede dell’Università Dunarea de Jos. L’assessore Marziano, a nome del governo, rappresentato anche dall’assessore Lantieri, ha salutato positivamente anche le recenti iniziative dell’Ateneo, come la creazione di un’aula ‘remota’ a Enna”. Insomma, le nubi sono lontane: “Posso dire – continua Crisafulli – che i problemi sono ormai superati. Adesso guardiamo avanti, intensificando, attraverso degli specifici protocolli, i rapporti con le Università di Enna e Catania, e allargando il nostro sguardo verso quelle di Messina e di Palermo. In quest’ultimo caso, del resto – aggiunge l’ex senatore dem – il rapporto tra l’Università di Galati e l’Ateneo palermitano è antico e stabile, visto che ogni anno dall’Università di medicina di Palermo partono molti studenti a svolgere tirocini nella Dunarea de Jos”. Crisafulli sembra aver vinto la sua personalissima ‘battaglia’ quindi: “Tutte le istituzioni hanno preso atto – dice – che l’esperienza può legittimamente proseguire. I problemi giuridici sono superati. E adesso guardiamo avanti”. Da Enna, con lo sguardo rivolto verso i Balcani.
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28 Marzo 2017, 13:41