29 Aprile 2020, 16:32
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Secondo articolo, primo scivolone. Poi il caos. L’esame della Finanziaria regionale inizia tra le polemiche, in una giornata intensa, tesa, dai toni altissimi. La maggioranza scricchiola subito, poi le parole durissime del presidente della Regione Musumeci nei confronti del deputato di Italia Viva Sammartino hanno acceso gli animi. Poi, si è tornato al voto. E l’Ars ha dato via libera alle prime norme: tra cui quella che prevede i contributi per alcune categorie colpite dal Coronavirus attraverso fondi extraregionali e Fondi Poc, e quella con gli stanziamenti per l’Oasi di Troina.
Proprio su questo articolo, il secondo di un testo che ne contiene oltre venti, la maggioranza e il governo sono andati sotto su un emendamento che vedeva come primo firmatario il deputato del Pd Giuseppe Lupo e che ha ricevuto il voto favorevole (senza votazione segreta) di deputati che appartengono ai partiti a sostegno dell’esecutivo Musumeci. L’emendamento, come detto, riguarda gli stanziamenti per l’Oasi di Troina, la struttura fortemente colpita dall’epidemia Covid-19. La proposta di Lupo e degli altri deputati del Pd prevedeva l’aggiunta di un milione allo stanziamento previsto inizialmente nella legge (4 milioni), soldi che sono stati ricavati dal capitolo di bilancio destinato alla promozione turistica. Così, ecco cinque milioni in tutto per l’Oasi di Troina, e le prima, ancora lievi spaccature, all’interno della maggioranza di governo.
Alla fine, l’articolo è stato approvato, con quell’emendamento, e pochi minuti dopo è stata la volta dell’articolo 4, che detta disposizioni in materia sociale, con il rifinanziamento dei relativi interventi e proroghe di termini in materia di competenza del Dipartimento regionale del lavoro. Tra questi interventi, quelli destinati agli ex Pip e ai lavoratori dei cantieri di servizi.
Dopo le parole di Musumeci e le reazioni che ne sono seguite, che hanno costretto il presidente dell’Ars Micciché a sospendere l’Aula e a convocare la conferenza dei capigruppo, si è passati all’articolo 5. Un articolo corposo, sul quale le forze presenti all’Ars hanno trovato una intesa di massima. Tra i provvedimenti previsti, la possibilità per la Regione di sospendere la sospensione di canoni, oneri, imposte e tasse regionali; un contributo da mille euro per i medici impegnati nella lotta al Coronavirus. “Esprimo soddisfazione – dichiara la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo – per l’approvazione in Aula dell’emendamento alla manovra finanziaria, già varato nei giorni scorsi e riscritto oggi dalla commissione Salute, che prevede un bonus da 1.000 euro per gli operatori sanitari che stanno lavorando nei reparti Covid in Sicilia. Abbiamo mantenuto l’impegno preso, è un piccolo segnale per dire un grande grazie agli operatori sanitari per il prezioso lavoro che stano svolgendo con abnegazione per far fronte all’emergenza sanitaria. Ringrazio i colleghi deputati per il voto favorevole e l’assessore per la Salute Ruggero Razza per il parere positivo”.
Nella norma, previsto un bonus da 700 euro per i lavoratori delle Ipab; una somma di 120 milioni per interventi nella formazione e istruzione: di questi, 4 milioni vengono destinati alle scuole paritarie, 15 milioni vanno alle scuole per l’acquisto o l’installazione di infrastrutture digitali per le lezioni a distanza, 5 milioni agli enti di formazione per lo stesso motivo. A proposito di Formazione, via libera a 10 milioni a valere sul Fondo di garanzia per gli “arretrati” vantati dagli operatori del settore. L’articolo prevede il contributo una tantum da 500 euro per gli studenti universitari in affitto, uno stanziamento da 6 milioni per i benefici per il diritto allo studio, 25 milioni per la riqualificazione degli ambienti destinati a corsi e lezioni, 8 milioni serviranno per aumentare le bore di studio delle scuole di specializzazione in medicina. Un contributo una tantum da 1.200 euro è destinato alle Università regionale per ogni studente che decida di iscriversi negli atenei siciliani provenendo da università di altre regioni.
Via libera ai contributi per favorire lo sport e le società sportive. In mattinata era stato invece approvato il primo articolo della legge, che prevede stanziamenti e norme destinate agli enti locali.
Intanto, sulla Finanziaria sono piovuti la bellezza di 900 emendamenti, e la maggior parte ha resistito alla “scrematura” degli uffici. E alle difficoltà per la discussione di un disegno di legge così delicato si aggiungono anche i problemi logistici legati alle restrizioni per il Coronavirus che sono state estese anche ai lavori d’Aula. Il voto palese nominale, ad esempio, a inizio seduta, è stato compiuto “a rate”: i deputati hanno dovuto rispettare due turni di votazione, una “complicazione” che si è tradotta in minuti di confusione in Aula. Prima che scoppiasse la bufera.
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29 Aprile 2020, 16:32