29 Ottobre 2012, 16:14
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ROMA – Saranno giorni decisivi per il futuro del governo Monti, chiamato a “resistere” alle bordate di Silvio Berlusconi su tre temi scottanti: la legge di stabilità, il ddl anti-corruzione e la legge sulla diffamazione. Terreni minati per il Professore, che saranno la cartina tornasole delle reali intenzioni del Cavaliere, tornato in campo dopo la condanna nel processo Mediaset con tanto di accuse ai tecnici sulla pressione fiscale, la giustizia e l’Europa.
Nel giro dei prossimi tre giorni, a ridosso del ponte del primo novembre, tra Camera e Senato si giocherà una battaglia a colpi di voto: al Senato si parte con l’anti-diffamazione, che prevede multe salate per i giornalisti, mentre alla Camera si continua con l’anti-corruzione fortemente voluto dalla Severino e oggetto di feroci critiche del centrodestra. In commissione, invece, si discuterà la legge di stabilità lacrime e sangue.
Il Pdl potrebbe decidere di mandare segnali precisi a Monti e al resto dellamaggioranza, soprattutto alla luce del risultato delle Regionali siciliane che,sebbene ancora non definitivo, vede perdente Nello Musumeci. L’eventuale sconfitta del centrodestra assesterebbe un colpo durissimo ad Angelino Alfano e ai moderati del partito nel braccio di ferro con il Cavaliere, che a quel punto avrebbero vita dura nel frenare Berlusconi e le sue picconate al governo.
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29 Ottobre 2012, 16:14