Il Grillo canta sempre al |tramonto, l’M5S scritto da Fo

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28 Febbraio 2013, 18:07

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Era il 7 febbraio quando, tra gli scaffali delle librerie italiane, è comparso per la prima volta un libro di 200 pagine, dalla copertina blu e con 3 autori di eccezione: il premio Nobel per la letteratura Dario Fo ha scritto una lunga intervista a Beppe Grillo e il misterioso Gianroberto Casaleggio. Dalle pagine dense firmate dalla prestigiosa penna di Fo, si evince subito che i tre creatori de “Il grillo canta sempre al tramonto – Dialogo sull’Italia e il Movimento 5 stelle” non hanno mai avuto dubbi sulla direzione che avrebbero preso le elezioni politiche 2013: eppure, è proprio all’indomani dell’incredibile successo ottenuto dal Movimento 5 stelle che il libro-dialogo è balzato in testa alla classifica dei libri più venduti di Amazon, come se i fan del Grillo si fossero accorti all’improvviso del tesoro che si trovava in libreria.

Perché per gli elettori del Movimento 5 stelle, questo libro è davvero un piccolo tesoro: Fo accompagna Grillo e Casaleggio in una passeggiata tra Atene e il Pireo, tentando di trasformare le vie dell’antica Grecia nei sentieri di un Movimento basato molto sul “fare”, ma anche su una filosofia che – come si evince dal dialogo quasi surreale tra i tre – ha come unica dialettica una tensione a metà tra leggerezza e persuasione, il cui obiettivo è quello di affermare che l’alba di una nuova era poltica si avvicina.

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Lo zampino di Fo è quasi più evidente delle idee stesse descritte, sebbene Grillo e Casaleggio espongano scorrevolmente la posizione del Movimento 5 stelle su lavoro, immigrati, euro, tasse, spending review e ovviamente elezioni – tra le pagine potrete infatti trovare la “profezia” del debutto vincente dei grillini in parlamento. Il libro potrebbe convincere molti ad andare oltre dubbi e pregiudizi, nonostante la leggera presunzione dei protagonisti nell’esporre il cammino di un movimento che ha conquistato un enorme consenso in Italia. Tuttavia per i più ostili a Grillo questa lettura potrebbe essere motivo di ulteriori avversità: la mobilitazione sociale proclamata dai tre autori, sembra scadere un po’ nella retorica dei fondatori di quella che è diventata una realtà solida nello scenario politico italiano.

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28 Febbraio 2013, 18:07

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