Il legale di Bruno Contrada:| “Siamo curiosi di leggere le motivazioni”

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11 Giugno 2011, 16:13

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”La pubblicità degli atti del dibattimento, compresa la testimonianza di Bruno Contrada, essendo atti a disposizione delle parti, non avevano alcun bisogno di essere trasmessi formalmente all’ufficio del Pm”. Lo afferma il legale dell’ex 007, avvocato Giuseppe Lipera, sulla decisione della Corte d’assise di Palermo che ha assolto Totò Riina dall’omicidio del giornalista e disposto la trasmissione delle deposizione di alcuni testimoni alla Procura.

”Siccome non dubitiamo che Contrada abbia detto circostanze non veritiere, seppur per fatti risalenti a 41 anni fa – aggiunge il penalista – manifestiamo sin d’ora il nostro disappunto e comunque la curiosità di leggere la motivazione della sentenza De Mauro sul punto, non avendo i poteri divinatori che ha il pm Antonio Ingroia secondo il quale, in base a quanto si legge nelle agenzie, solo attraverso la lettura del dispositivo di sentenza che ha assolto l’imputato Totò Riina ritiene che una parte della decisione accoglie l’impostazione dell’accusa; noi per capire con scienza il significato della trasmissione degli atti al Pm per eventuale falsa testimonianza di Contrada, aspettiamo di leggerla questa sentenza”.

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”Un fatto è certo – osserva l’avvocato Lipera – ancora ombre e ancora dubbi, tanto si insinua, costantemente da 19 anni e ciò non è giusto. Allora abbiamo ragione noi quando chiediamo che si faccia la revisione del processo Contrada, cioè un nuovo processo a Bruno Contrada ma – conclude il penalista – la parola spetta alla Corte di appello di Caltanissetta, noi la possibilità l’abbiamo data e confidiamo che ciò avvenga al più presto”.

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11 Giugno 2011, 16:13

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