03 Aprile 2017, 13:06
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CATANIA – Precari storici nel “limbo”. Almeno fino a quando non sarà approvato il Bilancio di previsione che, secondo i programmi dell’amministrazione avrebbe già dovuto ricevere il voto dell’aula ma che, per via di mancanza di pareri e dimenticanze, torna in aula stasera, in una nuova riunione convocata con urgenza. Chi, dell’esercito dei 182 Puc dell’amministrazione comunale il cui contratto è scaduto lo scorso 31 marzo, si è recato al lavoro stamani, non ha infatti potuto passare il badge, come indicato da un biglietto, appeso con del nastro adesivo sopra il dispositivo che registra ingressi e uscite: “Non passare il badge”, si legge.
Se per oggi solamente o per i prossimi tempi, però, non si potrà sapere se non stasera: occorre infatti che l’aula voti il previsionale dell’anno in corso per dare seguito alla proroga firmata oggi dall’assessore al Personale Marco Consoli, che consentirebbe il mantenimento del rapporto di lavoro dei precari per il mese di aprile. “La giunta comunale ha disposto la proroga del personale può che in servizio presso l’ente per il mese di aprile subordinatamente alla intervenuta approvazione del bilancio 2017-2019 – si legge. Preso atto che il bilancio è in corso di approvazione, che l’attività lavorativa di detto personale proseguirà regolarmente senza soluzione di continuità dopo l’adozione dello stesso da parte il consiglio comunale, si invitano i signori direttori a come tra tutto il personale interessato, limitatamente al mese di aprile l’orario di lavoro verrà organizzato con una diversa articolazione; orario di tipo verticale con concentrazione delle ore contrattuali da svolgere nel grado successivo all’adozione del bilancio. Per l’effetto l’attività lavorativa dopo la suddetta approvazione”.
Insomma, quasi duecento lavoratori restano sospesi a quanto accadrà stasera in aula, con il rischio che, se il senato cittadino non dovesse approvare il documento di programmazione finanziaria dell’Ente, possano perdere la possibilità di essere stabilizzati, per via dell’interruzione del rapporto con l’amministrazione comunale, dal 31 marzo. Come evidenzia un’altra nota, recapitata stamattina ai dipendenti Puc, che evidenzia come, dal 31 marzo “il rapporto di lavoro deve intendersi interrotto”.
“Nessuno sta giocando con la testa dei lavoratori precari del Comune – afferma Consoli in risposta a chi, in aula, aveva accusato l’amministrazione di utilizzare i lavoratori come scudi umani – esercitando un pressing sul Consiglio. I contratti dei Puc scadevano il 31 marzo, quel giorno è stato convocato il Consiglio per l’approvazione del bilancio. Quella seduta è saltata e, dal momento che sabato e domenica non sono considerati giorni lavorativi, si può rispettare il termine del 31 marzo, pur approvando il documento oggi, lunedì 3 aprile”. Insomma, Consoli rassicura sul fatto che stasera, anche se si tratta di una nuova convocazione, se il Consiglio approverà il Bilancio il contratto dei precari sarà salvo. “Garantisco – continua – la salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro, in riferimento ai 182 precari del Comune, e che le ore perse in questi giorni, verranno recuperate senza alcun problema. Diventa fondamentale però approvare oggi – conclude – per restare all’interno del termine del 31 marzo 2017. Procrastinare l’approvazione del Bilancio, potrebbe rappresentare un problema”.
In realtà altri Comuni, come San Michele di Ganzaria, e non solo, pare abbiano agito diversamente, non legando la sorte del precariato storico all’approvazione del bilancio. Non solo: il dirigente del Personale, Roberto Politano, in una nota, non sembra collegare la proroga al voto di stasera, ma all’approvazione del bilancio. “Considerato che la legge regionale numero 26 del 29 dicembre 2016 ha previsto la proroga dei contratti in essere fino al 31 dicembre 2018 – scrive – e che L’Ars, nella seduta del 28 marzo 2017, ha approvato la proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio regionale del 30 aprile 2017, e che nel bilancio dell’ente esistono risorse finanziarie ancora a disposizione per un ulteriore proroga di un mese, considerato che una volta provato il bilancio di previsione 2017 tutte le condizioni per le quali era stata fissata dalla Cosfel la data del 31 marzo 2017 dovranno ritenersi soddisfatti almeno fino alla nuova scadenza temporale del 30 aprile 2017, attesa la permanenza della rilevanza esigenze organizzative la necessità di evitare la scadenza di contratti in essere onde poter far luogo all’applicazione delle Istituto della proroga contrattuale, può di liberarsi di prorogare i contratti del personale Puc fino al 30 aprile 2017”.
Dunque, sarebbero salvi lo stesso se l’aula non dovesse votare oggi. L’ipotesi sembra tutt’altro che peregrina, dato l’argomento, particolarmente delicato, l’invio alle commissioni all’ultimo minuto, l’assenza – fino a oggi – di alcuni pareri e, non meno importante, la scarsa partecipazione alle ultime sedute degli esponenti della maggioranza. Senza dimenticare poi le difformità dei pareri resi dal collegio dei revisori del Conti ufficiale, che dà l’ok all’atto pur evidenziando numerose criticità. E quello sfavorevole dato dai revisori “ombra” che, per la mancanza di asseverazioni sulle partecipate e per quella dei coefficienti di deficitarietà. Elementi che pare saranno portati stasera in aula dagli esponenti dell’opposizione.
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03 Aprile 2017, 13:06