03 Dicembre 2016, 16:42
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MELFI (POTENZA) – Il Messina sprofonda a Melfi conoscendo il primo ko dell’era Lucarelli. Un 3-0 senza appello, che interrompe nel modo peggiore la serie di cinque pareggi consecutivi. La doppietta di Foggia al 20’ e il 51’ e il punto esclamativo di Grea al 78’, puniscono forse oltre misura un Messina rimasto in partita almeno fino all’espulsione di Maccarrone al 73’. I siciliani però possono recriminare per parecchi episodi arbitrali dubbi, a partire dal gol del vantaggio dei lucani macchiato da un probabile fuorigioco di Foggia, mentre ha suscitato più di una protesta il gol dell’eventuale pareggio messo a segno da Pozzebon, mentre poco chiari sono i motivi che hanno portato al rosso inflitto a Maccarrone.
Soliti problemi di formazione per Lucarelli, che comunque non abbandona il suo classico 4-3-3. Tra i pali c’è Risso al posto dell’infortunato Berardi, con De Vito e Grifoni terzini con Mruno e Maccarrone centrali, con difensore catanese chiamato a sostiure lo squalificato Rea. Non c’è Musacci, Ricozzi contro il Fondi non ha convinto, quindi il tecnico livornese davanti la difesa schiera Mancini, con Foresta e Akrapovic in mezzo.
Il ritmo è subito gradevole, Melfi e Messina si affrontano a viso aperto senza però mai impensierire seriamente gli estremi difensori. Al 7’ blide di Cittadino su punizione dai 30 metri, ma Russo blocca in due tempi. I padroni di casa ci provano all’11’ con una girata di Esposito dalla destra, ma Risso blocca senza affanni. Il Messina ci prova pochi minuti dopo con Madonia che mette in mezzo dalla sinistra, ma Foresta manca l’impatto con il pallone davanti la porta. Il Melfi però la sblocca il 20’ con un gol gol contestatissimo, perché sul lancio dalla destra di Grea, Foggia sembra in evidente posizione di offside ma non per il signor Cipressa che tiene bassa la bandierina, così l’attaccante lucano può tranquillamente portarsi la palla sul destro e battere Russo. Il Messina però non ci sta, così dopo le reiterate proteste per il vantaggio gialloverde, i giallorossi sfiorano il pari appena un minuto dopo con Pozzebon, che servito spalle alle porta riesce a girarsi, ma Gragnaniello blocca a terra. Al 23’ ancora Messina, con Milinokovic che dalla destra calcia d’esterno su una palla vagante senza però riuscire mai ad inquidrare lo specchio della porta. Di li a poco è un’autentico monologo ospite, senza che però Gragnaniello sia costretto a compiere grossi interventi. Al 39’ Milinkovic con un traversone basso dalla destra trova Pozzebon davanti la porta, l’attaccante romano in spaccata trafigge Gragnaniello l’arbitro annulla tutto per la posizione irregolare del centravanti peloritano. Ultimo brivido di un primo tempo in cui il Messina ha sicuramente spinto di più del Melfi, ma raramente la squadra di Lucarelli è riuscita a creare palle gol nitide anche se a pesare come un macigno è la valutazione sul gol di Foggia, apparso in evidente posizione di fuorigioco con la difesa del Messina completamente ferma.
Al 50’, ci prova il Melfi con un angolo di Cittadino dalla destra, svetta Esposito sul primo palo ma Russo alza in corner. E’ il preludio al raddopio dle Melfi che si concretizza proprio sull’angolo successivo, battuto sempre da Cittadino, Grifoni si perde Foggia, Russo in uscita non è impeccabilecosì l’attaccante gialloverde può insaccare di testa la palla del raddoppio. Il 2-0 però non taglia le gambe al Messina che attacca a testa bassa senza però mai creare palle gol. Difficilmente gli ospiti riescono a sfondare sulle fasce, ma quando ciò avviene in area non arrivano mai cross appettitosi. Riesce a sfondare eccome De Vena al 64’, con l’ex Aversa che entra in area dalla sinistra ma grazia Russo sparando alto. Al 71’ però cala virtualmente il sipario sulla gara dell’Arturo Valerio, perché al Messina saltano i nervi e a farne le spese è Maccarrone, che viene direttamente mandato sotto la doccia dal direttore di gara, a sua volta richiamato dal secondo collaboratore Selicato. Il difensore giallorosso abbandona il campo in mezzo all’incredulità generale, a tradirlo forse è stata qualche parolina di troppo all’indirizzo del guardalinee, ma i dubbi rimangono. Al 78’ il Melfi cala il tris, con Grea che appena dentro l’area calcia di destro alla fine di un duetto con un compagno, trafiggendo Russo con un bel diagonale con la difesa peloritana troppo morbida. Sugli ospiti piove sul bagnato, quando il già ammonito Akrapovic commette un fallo ingenuo a metà campo lasciando in nove la sua squadra a pochi istanti dal 90’. Finisce in mezzo agli “olè” dei tifosi lucani una partita che il Messina deve dimenticare al più presto. Al di là degli episodi arbitrali che possono aver danneggiato i siciliani, la squadra di Lucarelli anche in lucania ha mostrato una preoccupante incapacità nel far male, a metà dei due tempi la supremazia territoriale degli ospiti era evidente ma nonostante ciò, Gragnaniello non ha dovuto compiere nessun intervento degno di nota. Adesso la zona playout è una triste realtà, tocca rimettere insieme i cocci dopo questa debacle per prepararsi al meglio alla proibitiva sfida di martedì contro il Lecce : e tocca farlo in fretta.
Tabellino
Melfi-Messina 3-0
Marcatori: 20’ e 51’ Foggia, 78’ Grea
Melfi
Gragnaniello, Bruno, Grea, Laezza, De Giosa, Foggia (82’ Mangiacasale), Cittadino (82’ Lodesano), Libutti, Esposito, De Vena, Vicente (90’ Ferraro)
A disposizione: Viola, Nicolao, Lanzaro, Paterni, Casiello, Sciretta, De Montis,
All. Bitetto
Messina
Russo, De Vito, Maccarrone, Pozzebon, Milinkovic, Madonia (68’ Ferri), Bruno, Foresta, Akrapovic, Mancini(58’ Saitta), Grifoni (58’ Palumbo)
A disposizione: Benfatta, Lazar, Rafati, Mileto, Marseglia, Ricozzi, Bramati, Gaetano
All. Lucarelli
Arbitro: Sig. De Tullio di Bari
Guardalinee: Cipressa; Selicato
Ammoniti: Russo, Pozzebon, Palumbo, Bruno, Foggia, Akrapovic
Espulsi: 71’ Maccarrone. 89’ Akrapovic
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03 Dicembre 2016, 16:42