Il mini-test delle amministrative | Quanta confusione tra i partiti - Live Sicilia

Il mini-test delle amministrative | Quanta confusione tra i partiti

Elezioni in 34 comuni. Caos nel Pd, centrodestra in cerca di unità, grillini verso formule inedite.

Si vota il 28 aprile
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PALERMO – Le Europee avranno un antipasto elettorale in Sicilia. Un mini-test dal significato politico ridotto, che però sarà l’occasione per scaldare i motori sul territorio prima del voto per Bruxelles. La tornata di amministrative interesserà 34 comuni siciliani, otto dei quali sopra i 15mila abitanti. Solo un capoluogo di provincia, Caltanissetta, è coinvolto in questa tornata elettorale. Si vota il 28 aprile con eventuale ballottaggio il 12 maggio. E ancora il quadro dei candidati nei principali centri chiamati al voto non è del tutto definito.

Il quadro è quanto mai frammentato e condizionato da localismi. In generale emerge una tendenza nel centrodestra, dove si cercano accordi unitari. Il Pd invece marcia in ordine sparso, dilaniato dalle divisioni interne che hanno tormentato il partito acuendosi negli ultimi mesi. Quanto ai 5 Stelle, in queste elezioni locali il Movimento potrebbe sperimentare per la prima volta intese con liste civiche.

A Caltanissetta il centrodestra ci riprova con Michele Giarratana, che allo scorso giro venne battuto da Giovanni Ruvolo, l’uscente che non si ricandida. La coalizione al momento non è unita. La Lega, infatti, punta su Oscar Aiello, coordinatore provinciale del Carroccio. Roberto Gambino, architetto, è il candidato del Movimento 5 Stelle. Torna in campo Salvatore Messana, farmacista, già sindaco di centrosinistra, sostenuto da una lista civica. In corsa anche i civici Rocco Gumina e Maurizio Averna. Il Pd, spaccato, potrebbe dividersi su due candidati, uno dei quali è Messana.

A Gela, la città più grande in cui si vota in questo turno, il centrodestra ha trovato proprio in questi giorni l’intesa sulla candidatura del leghista Giuseppe Spata. Il suo vice designato è il centrista Vincenzo Cirignotta. Forza Italia qua si è spaccata in due. I 5 Stelle, che la scorsa volta qui vinsero salvo poi litigare subito col sindaco che fu cacciato dal Movimento, puntano su Simone Morgana, ex consigliere comunale. Qui per la prima volta per i grillini si potrebbero sperimentare collaborazioni con movimenti civici locali. Gli altri candidati al momento sono due civici, l’imprenditore Maurizio Melfa e l’avvocato Lucio Greco, su cui potrebbe convergere un pezzo di centrodestra. Il Pd ancora non ha deciso, il partito dovrebbe prendere una posizione definitiva all’inizio della settimana prossima. In città s’è rivisto spesso Rosario Crocetta.

A Bagheria il centrodestra ha trovato una sintesi unitaria e schiera Gino Di Stefano. I 5 Stelle, se non correrà l’uscente Patrizio Cinque, punteranno su Romina Aiello, sua assessore alla Cultura. Anche qui i pentastellati potrebbero sperimentare inedite alleanze con liste civiche. La sfida nel grande centro del Palermitano è particolarmente significativa per i 5 Stelle, che qui hanno governato, tra scandali e polemiche, negli ultimi anni con Cinque. Nel centrosinistra è sul tavolo la candidatura di Emanuele Tornatore, consigliere comunale dem già sceso in capo, ma il suo non è il nome su cui ha ancora puntato ufficialmente il Pd.

A Monreale ci riprova l’uscente Piero Capizzi. Diventerà Bellissima punta su Alberto Arcidiacono, uomo di destra che potrebbe avere il sostegno anche di un pezzo di centrosinistra. Forza Italia non ha ancora deciso, si è parlato di un cavallo di ritorno come Salvino Caputo o potrebbe arrivare anche una convergenza last minute su Capizzi.

A Mazara del Vallo il Partito democratico, o almeno una parte, scommette su Pasquale Safina, sessantenne consigliere comunale uscente. I 5 Stelle candidano Nicolò La Grutta, anche lui consigliere uscente. Da queste parti i grillini possono contare su un deputato regionale, Sergio Tancredi. Giorgio Randazzo è il nome della Lega. A loro si aggiungono l’avvocato Mariella Martinciglio per il movimento Futuristi, Enzo Calafato per l’associazione “Cervello e dignità” e Salvatore Quinci per una coalizione di liste civiche: Partecipazione politica Mazara, SiAmo Mazara, La forza dei fatti, Osservatorio politico e Mazara bene comune. Il centrodestra è attraversato da divisioni e non ha un nome unitario.

 


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