14 Novembre 2023, 18:34
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CATANIA – Il terzo corso della gestione Lucarelli a Catania, si apre con una battuta. Entra sorridente in salastampa e rivolto ai giornalisti rompe il ghiaccio: “Che bello rivedervi ma, caspita, se siete invecchiati”. I riflettori sono tutti per il neo tecnico rossoazzurro. Accanto a lui c’è anche il vice-presidente e amministratore delegato, Vincenzo Grella che spiega nel dettaglio l’avvicinamento e la firma fino al 2026 di Lucarelli.
“Rivolgo un caloroso benvenuto al nostro nuovo allenatore. Un veloce ringraziamento a Michele Zeoli che ha preso in mano la squadra in una situazione non semplice: e volevo ringraziarlo per quello che lui ha fatto in questi giorni. Guidare il Catania non è un ruolo facile: quando ho capito che c’era la possibilità di parlare con Cristiano non ho perso tempo.
Come avversario era tosto: come mister lo è ancora di più. Con Pelligra e Bresciano abbiamo capito che era l’uomo giusto. Sono contentissimo. Lui sa la stima che nutro nei suoi confronti. È la sua fame che ha mi ha colpito. Il nostro progetto va avanti. Io ci credo ancora.
Noi vediamo mister Lucarelli anche come manager. Ha una filosofia di calcio in linea con quella nostra”.
“È stato tutto improvviso e veloce. C’è voluto pochissimo per entrare in sintonia: ci siamo detti che sembrava di conoscersi da una vita. Devo dire che ho percepito la forza anche economica di questa società ma ne ho apprezzato più che altro di non avere l’anello al naso: perchè in Italia quando arriva soprattutto una proprietà straniera, gli squali si moltiplicano. Io avuto la sensazione, tramite Vincenzo Grella, che questa è una società solida. E questo ha fatto sì anche davanti a possibilità di rimanere in B, ho fatto questa scelta.
Sapevo dentro di me che prima o poi sarei tornato, anche se non credevo così velocemente”.
“Il mio non è un ruolo facile, è vero. Ma questa piazza non è per tutti: è il peso del chiamarsi Catania, dove vincere sempre.
È arrivato il momento di farcela. Questa è una squadra che ha dei valori. Pensare che la mia vecchia società ha trattato alcuni di questi giocatori per la Serie B, per me è una sorpresa. Il mio obiettivo è fare quanti più punti è possibile da qui a Natale e poi di lavorare sulla testa”.
“Questa squadra deve giocare senza lo zaino pesante cento chili sulle spalle. Arrivare al campo preoccupati o stressati, non aiuta. Perchè, come ho detto la maglia del Catania non pesa come tutte le altre: per la storia, la passione e il bacino che c’è dietro”.
“Ai tifosi, all’ambiente, a tutti voi chiedo pazienza almeno fino a Natale. Io rispetto a sei anni fa, porto un bagaglio d’esperienza: ho fatto tre anni di Serie B e sono sicuramente un allenatore diverso nelle scelte che compie oggi. Io so che devo vincere le partite e valorizzare i ragazzi che ho a disposizione. Gli stessi ragazzi ai quali ho chiesto di azzerare tutto e ripartire”.
“Per come ho visto allenarsi oggi la squadra, non credo che ci troviamo di fronte ad una squadra alla deriva. Io credo che non siano arrivati risultati e, quindi, deve ritrovare autostima.
Io ho bisogno di guerrieri che stiano in prima linea: ho bisogno di questo tipo di giocatori per uscire da questa situazione. Per me questa piazza non è uguale alle altri e voglio riuscire qui.
Io se penso che un giorno il triplice fischio finale di un arbitro possa sancire la promozione in Serie B, ho la pelle d’oca. Ho detto questo ai ragazzi nello spogliatoio: anziché pensare ai fischi, pensate se un giorno dovesse realizzarsi questa cosa. È questo il mio sogno”.
Comincia ufficialmente il Lucarelli-ter. Sullo sfondo già il primo banco di prova: sabato alle 14 al Massimino arriva la Turris. Non male come inizio.
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14 Novembre 2023, 18:34