08 Aprile 2014, 21:08
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PALERMO – “È vivo per miracolo, al nostro arrivo era in arresto cardiocircolatorio. Insieme ai miei colleghi del 118 ho vissuto attimi terribili”. Lo afferma Paolo Caltagirone, autista soccorritore della Seus, società che co-gestisce il servizio 118 in Sicilia, raccontando le fasi concitate dell’intervento in soccorso del neonato abbandonato all’alba di oggi dalla madre a Bagheria. “La centrale operativa del 118 – aggiunge – ci ha contattati poco dopo le 7, segnalandoci un bimbo che piangeva. Insieme all’infermiera Francesca Bono e al medico Angela Lentini siamo subito partiti con l’ambulanza della postazione di Santa Flavia. Quando siamo arrivati il neonato non dava alcun segnale di vita. Lo abbiamo preso, avvolto in una coperta e adagiato sul tavolo della cucina perché era urgente intervenire immediatamente”.
“Il medico del 118 ha misurato i parametri vitali, purtroppo il piccolo era in ipotermia e in arresto cardiocircolatorio. Insieme all’infermiera gli abbiamo praticato la rianimazione cardiopolmonare, mentre la dottoressa Lentini – continua – ha effettuato l’aspirazione nasogastrica per agevolarne la respirazione. Come per miracolo dopo un paio di minuti il neonato ha dato i primi segnali di vita. Così lo abbiamo trasportato al Buccheri La Ferla. Al mio ritorno a casa, essendo padre, ho pianto. Al 118 facciamo tutti il tifo per lui, speriamo che riesca a superare questa prima grande prova della sua vita”.
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08 Aprile 2014, 21:08