24 Maggio 2015, 10:44
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PALERMO – “I nomi e gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per legalità e democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare il sacrificio dei due giudici e degli uomini della loro scorta, in occasione del ventitreesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Parole che il Presidente ha pronunciato dall’aula bunker di Palermo e che sono state ascoltate in diretta anche all’Esposizione Universale, dalla piazzetta del Cluster del Biomediterraneo, teatro del “No mafia day”, evento organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia in collaborazione con Gal Metropoli Est, che raggruppa 14 Comuni siciliani.
Una giornata dedicata a dibattiti e approfondimenti sulla lotta alla criminalità che si è idealmente chiusa con il minuto di silenzio in ricordo delle vittime della mafia sotto l’Albero della Vita, per l’occasione senza luci e con le fontane spente. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Pierfrancesco Majorino, Assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, Alfonso Sabella, Assessore alla legalità del Comune di Roma, Nino Caleca, Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.
Particolarmente interessante l’intervento di Giancarlo Caselli, Presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, che ha partecipato nel pomeriggio ad un dibattito sulla lotta alle agromafie. L’ex magistrato, che ha anche firmato la Carta di Milano, ha sottolineato come all’Esposizione Universale “Il monitoraggio sulle infiltrazioni mafiose abbia funzionato. Oggi le mafie rappresentano un vero e proprio potere economico e la loro tendenza è infiltrarsi ovunque ci siano soldi”. “Tra i contenuti più importanti e più significativi di Expo Milano 2015 – ha concluso Caselli – deve esserci la legalità, che significa cibo non solo buono, ma anche sano e giusto”.
Il Ministro Maurizio Martina ha ribadito che“C’è ancora molto da fare per affermare la legalità. E’ importante, però, che anche un evento unico e straordinario come Expo Milano 2015 possa contribuire a questa battaglia democratica ospitando eventi di tale importanza”.
A tal proposito, Nino Caleca ha ricordato che “Occorre un maggiore impegno contro il crimine organizzato e contro le agromafie con il coinvolgimento di tutti i Paesi. A tal fine un valido contributo potrà essere offerto anche dalle riflessioni e dai dibatti del Cluster BioMediterraneo anche per integrare ed arricchire la Carta di Milano”.
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24 Maggio 2015, 10:44