13 Luglio 2023, 13:39
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CATANIA – Giusy Belfiore, presidente delle guide turistiche, risponde all’Assessore regionale ai Beni Culturale Francesco Paolo Scarpinato sulla “reale” situazione del “parco archeologico regionale etneo”: un invito a venire in città e constatare l’effettiva situazione. Tra chiusure, aperture parziali e la reale accessibilità ai siti stessi.
“Non sono inaccessibili solo l’Anfiteatro e la chiesa di San Francesco Borgia, chiusa da ormai 3 anni, ma sono chiuse le Terme della Rotonda, l’Ipogeo, le Terme dell’Indirizzo per non parlare del Foro e lasciando perdere tutti i siti di minore importanza, minore si fa per dire, che sono inaccessibili – puntualizza Belfiore – e quando abbiamo chiesto accessi speciali e programmati ci è stato puntualmente risposto che manca il personale e tutto resta inaccessibile sine qua non”.
Il Parco Archeologico etneo è realmente molto esteso con siti d’interesse storico culturale che vengono quasi nascosti al pubblico. Il caso Ipogeo ne è emblema. “L’ambizione deve essere non dire al turista “questo è chiuso, sicuramente aprirà presto” – continua Belfiore – ma dire al turista “certo è aperto, prego”. Se bisogna aumentare il costo del biglietto per l’ingresso ben venga, oggi il costo per il Teatro Gerco Romano in via Vittorio Emanuele è di 6 euro. E aggiungo a proposito del teatro Gerco Romano che non è del tutto accessibile, gli ambulacri sono chiusi alla fruizione turistica dal 2021. Ci piacerebbe Assessore che fosse tutto aperto, ci piacerebbe perché è questo il lavoro con il quale viviamo. Grazie”.
Una situazione, insomma, che lascia molte incertezze ricordando che probabilmente già a novembre prossimo, chiuderà il Castello Ursino per lavori d’adeguamento per almeno 2 anni. “Avremmo il piacere, caro Assessore di invitarla per fare un giro nel parco archeologico etneo per verificare l’apertura di questi siti e giusto perché sono così centrali, così belli e raccontano una storia così affascinante che vale, veramente, la pena recuperarli e aprirli – conclude Belfiore – la buona volontà degli operatori del settore c’è e non vediamo l’ora di vederli riaperti e di collaborare con questa Amministrazione”.
Discorso a parte per il Parco Archeologico delle Aci dove Santa Venera al Pozzo è chiusa da anni nonostante progetti e soldi investiti. Ricordiamo, anche, che nel territorio etneo esistono e insistono diversi siti di rilevanza non solo storica. “L’archeologia, le aree, del territorio etneo e di conseguenza di quello acese potrebbero essere un punto di forza se opportunamente valorizzate”, conclude Giusy Belfiore.
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13 Luglio 2023, 13:39
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