21 Agosto 2011, 12:03
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“Ringrazio i militari per il loro impegno sulle strade di Catania a partire dai quartieri più disagiati, i risultati sono sotto gli occhi di tutti e la gente si sente più sicura”. In villeggiatura a Ragalna, vicino alla sua storica roccaforte Paternò, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha convocato giornalisti e autorità a piazza Duomo, tra il Comune e la cattedrale, tra la pescheria e la via Etnea, il cuore pulsante della città roccaforte del centrodestra. Un evento organizzato da giorni e un percorso studiato “a tavolino” all’insegna della sicurezza e dell’azione delle forze dell’ordine. Partenza dal Castello Ursino, il museo comunale immerso nei bracieri della carne di cavallo, poi il corso Sicilia, giusto giusto di domenica, quando va in onda il mercato della “fera o luni”, una sagra della vendita di cd contraffatti, ma anche attrezzature agricole ed edili “usate”, mobili, lavatrici e frigoriferi di provenienza incerta, amplificatori e divani. Per non parlare delle scarpe Nike contraffatte. Catania è una città difficile, a guidare i Carabinieri c’è il colonnello Francesco Lagala, ex capo del cerimoniere di La Russa, uomo che ha dato un’impronta concreta riconosciuta da tutte le istituzioni: non si contano le operazioni di contrasto alla criminalità portate avanti con successo.
La Russa si dice “orgoglioso” del progetto “strade sicure”, sono i militari “che -spiega La Russa ai giornalisti- pattugliano i quartieri difficili, quelli che contribuiscono a rafforzare quel senso di solidarietà che la gente ci riconosce. A loro va il mio ringraziamento che è anche il ringraziamento della gente”.
E poi la Libia: “Speriamo in un passo decisivo -ha detto La Russa- per la soluzione della nostra presenza bisogna essere cauti. Sono convinto che l’azione militare deve andare avanti. Serve una forte azione politica e diplomatica, ma bisogna essere cauti. Il numero due di Gheddafi è in Italia”.
Salutando i giornalisti, Ignazio La Russa ha lanciato una frecciatina sportiva: “andrò a vedere Catania-Brescia, tifo Catania, ho incontrato Montella (allenatore del CT) ieri e gli ho detto che deve fare un campionato come quelli degli ultimi anni, se serve un nuovo difensore si devono attivare e lo stanno facendo. Avremo anche una grande Inter…”. E poi la Juventus, La Russa ha commentato le dichiarazioni di Andrea Agnelli secondo il quale lo scudetto dell’Inter sarebbe lo “scudetto dei prescritti”. “Sono enunciazioni giovanili, del giovane Agnelli…”, La Russa passa e chiude.
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21 Agosto 2011, 12:03