13 Marzo 2013, 19:06
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ROMA- Sarà il Papa della speranza questo novello Francesco che ha già conquistato il cuore di molti con la semplicità del suo saluto e del suo sorriso? Tutti se lo augurano. Qualcuno ne è convinto. Di fatto, già sono arrivate molte benedizioni laiche che non anticipano nulla, ma appunto svelano il bisogno di fede di un mondo smarrito che ha necessità di una guida e, sì, di speranza. E l’investitura più singolare al Romano Pontefico l’ha dato il dio (minuscolo) del calcio argentino e internazionale. “Adesso che il mondo ha un Papa argentino, dico che questo è motivo di orgoglio ed è un grande onore per tutti noi argentini”. Parole di di Diego Armando Maradona che ha servito un assist al bacio al suo luminoso connazionale.
La fierezza argentina si sta nutrendo in queste ore. La forza di un paese bellissimo e sfortunato che sta trovando nel “suo Papa” un motivo di riscatto. Ma tutto il resto del pianeta è appeso alla svolta che si attende. La Chiesa è piena di incrostazioni che devono essere spazzate via. Un Papa di robusta tempra basterà, nel suo confronto continuo con la Curia, con i fedeli e con i retroscena della fede? Bergoglio è indicato come un riformista, come uno che ha sempre avuto voglia di fare, senza il timore di farlo. Sarà un Papa mediatico come Wojtyla, o appartato come Ratzinger? Se i primi segnali contano qualcosa già c’è un’idea. Sarà una via di mezzo: accattivante, più che inarrestabile, come Giovanni Paolo II. E non apparirà troppo freddo come Benedetto XVI, più professore e teologo che comunicatore.
Sarà un Papa con grandi sfide davanti. Sarà, per forza di cose, il Papa della speranza.
LA NOSTRA DIRETTA
20.28. Parla il nuovo Papa. “Voi sapete che il dovere del conclave era dare un vescovo a Roma e i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo alla fine del mondo. Vi ringrazio per l’accoglienza alla comunità diocesana di Roma e al suo vescovo, e prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto sedicesimo. Preghiamo tutti insieme per lui perchè il Signore lo benedica e la Madonna lo costudisca”.
Il nuovo Papa è Jorge Bergoglio. FRANCESCO I. Ha 76 anni.
20. L’elezione al secondo giorno di Conclave è stata molto ricorrente negli ultimi 170 anni. Dei 12 Pontefici eletti dal 1846 a oggi, ben sei sono stati eletti al secondo giorno: si tratta di Pio IX, Leone XIII, Pio XII, Giovanni Paolo I, Benedetto XVI e il Pontefice eletto oggi. Giovanni Paolo II e Pio X, invece, furono eletti in tre giorni. Mai, negli ultimi 170 anni, un papa è stato eletto alla prima votazione.
19.56. Tutto pronto. Il picchetto d’onore davanti alla Basilica è completo sotto la finestra delle benedizioni. Ne fanno parte, oltre alle Guardie Svizzere, anche le rappresentanze musicali e la banda vaticane. Segno che l’annuncio potrebbe essere imminente.
19.54. In piazza arrivano le Guardie Svizzere. Il corpo scelto a difesa del Pontefice si è schierato in piazza San Pietro dietro la bandiera vaticana. L’arrivo, salutato dalla banda musicale della Santa Sede, è stato accolto con applausi scroscianti.
19.50. Torna su twitter il profilo @pontifex.
19.45. La prima preghiera da Papa. “Per questo io ti dico che tu sei Pietro e su di te, come su una pietra, io costruirò la mia comunità. Nemmeno la potenza della morte potrà distruggerla. Io ti darò le chiavi del regno di Dio: tutto ciò che tu sulla terra proibirai, sarà proibito anche in cielo; tutto ciò che tu sulla terra permetterai, sarà permesso anche in cielo”. Dopo la vestizione, il Papa torna nella Cappella Sistina, siede alla “cattedra di Pietro” e legge il brano evangelico con il quale Cristo affidò la Chiesa al primo Pontefice, appunto San Pietro. Il brano in questione è Matteo 16, 13-19.
19.43. Manca poco. Tra poco il nuovo Papa si svelerà al mondo.
19.38. Inizia la vestizione. Il papa neo-eletto, in questo momento, si trova nella “stanza delle lacrime”, ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina. Qui, secondo la prassi, indossa per la prima volta i paramenti papali con i quali si presenterà in pubblico dalla Loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro.
19.34. Il saluto del nuovo Pontefice. Poco dopo l’annuncio dell’habemus papam da parte del Cardinale Protodiacono, e della benedizione del nuovo papa, di norma non si usava rivolgere un breve messaggio alla folla dei fedeli. Il 26 agosto 1978, a Giovanni Paolo I che chiese espressamente se si poteva farlo, gli fu risposto che non era consuetudine. Solo poco più di due mesi dopo, il suo successore Karol Wojtyła sciolse questa vecchia “usanza” e indirizzò un messaggio ai fedeli in attesa. Dopo di lui anche Benedetto XVI salutò la folla gremita su piazza San Pietro.
19.32. Le parole dell’annuncio. “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum (nome dell’eletto in accusativo latino), Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem… (segue il cognome dell’eletto non tradotto in latino), qui sibi nomen imposuit… (segue il nome pontificale in genitivo latino, seguito dall’eventuale aggettivo numerale)”. Il cardinale protodiacono, il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso Jean-Louis Pierre Tauran, annuncerà il nome del nuovo Pontefice con questa formula latina. Ecco la traduzione in italiano: “Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa! L’eminentissimo e reverendissimo Signore Signor…, Cardinale… di Santa Romana Chiesa, il quale si è imposto il nome di…”. L’annuncio, in base alle ultime elezioni, è previsto per le 19,45-20.
19.28. In piazza è partito il toto papa, dopo l’entusiasmo per la fumata bianca, ora il pensiero è quello di sapere chi sarà. Il piu’ ”gettonato” nelle previsioni sembra essere Angelo Scola.
19.15. E’ stato eletto al quarto turno di votazione dai 115 cardinali riuniti nella Cappella Sistina. E’ il 265esimo successore di Pietro e subentra a Benedetto XVI che ha rinunciato al Pontificato il 28 febbraio. La fumata bianca dal comignolo è arrivata alle 19,06. Adesso si attende di conoscere chi sia, e si stima che lo si saprà tra una ventina di minuti con lo storico annuncio ‘Habemus Papam’ affidato al Protodiacono. Il cardinale Jean-Louis Tauran si affaccerà dalla Loggia della Basilica di San Pietro, pronuncera’ il nome del cardinale diventato Papa indicandone il nome che l’eletto ha prescelto per il suo ministero. Pochi attimi, e subito dopo il nuovo Pontefice si offrirà da quella stessa Loggia agli occhi dei fedeli in piazza e al mondo intero.
19.06. Fumata bianca. C’è il Papa. Le campane suonano a festa.
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13 Marzo 2013, 19:06