19 Gennaio 2011, 11:26
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“Il ‘Nuovo polo’ è un soggetto politico già vecchio e superato, che si candida a diventare terzo, e quindi a perdere, in un sistema bipolare”. Parola di Giuseppe Castiglione, co-coordinatore regionale del Pdl siciliano. “Intercettato” dai cronisti in un noto albergo di Palermo, Castiglione non si sottrae alle domande e dice la sua all’indomani del battesimo ufficiale nell’Isola dell’alleanza tra Udc, Mpa, Fli e Api.
“Sono formazioni politiche che tentano di stare insieme – prosegue -, ma che hanno poco in comune, perché c’è una distanza abissale tra il cattolicissimo Casini e il laicissimo Fini. Non hanno unità d’intenti e, soprattutto, un programma su cui convergere”. Tutto l’opposto del Pdl dove, secondo Castiglione, “si lavora a una coalizione forte e coesa con il Pid, la Destra di Storace e Forza del Sud”. Castiglione non nega poi di guardare con interesse all’Udc di Casini con il quale “ci piacerebbe costruire un’interlocuzione credibile”.
Netto il giudizio sul governo regionale. “Ha il fiato corto – spiega – . Il segretario del Pd siciliano Lupo è stato fin troppo benevolo a dargli 5+. E’ un esecutivo insufficiente, in affanno e senza una proposta politica e senza umiltà”.
Non è un mistero che da più parti si pensi già al successore di Lombardo a Palazzo d’Orleans, primo fra tutti Gianfranco Miccichè che si è autocandidato. Commenti improntati alla prudenza da parte di Castiglione, che sottolinea: “sarà la coalizione a scegliere la proposta migliore. Quella di Miccichè è un’offerta generosa, ma è altrettanto legittimo che il Pdl aspiri a offrire un proprio nome. Ce ne sono tanti di prestigio. Ad esempio la Prestigiacomo sarebbe un’ottima candidatura. Quando sarà il momento valuteremo”.
Nessuna corsa in avanti, invece, per una candidatura in prima persona: “Non è all’ordine del giorno – spiega -. Certo quella di Lombardo è un’esperienza politica ormai giunta alla fine”.
Non parla invece di capolinea quando il discorso si sposta su temi nazionali e sul nuovo scandalo che vede come protagonista il premier Silvio Berlusconi. “Credo sia necessario – spiega Castiglione – abbassare tutti i toni e concentrarsi sulla questioni politiche. Quello che sorprende e inquieta è la tempistica… E’ strano che il giorno dopo il pronunciamento della Consulta ci sia questa iniziativa della magistratura. Sono scelte a orologeria, coincidenze temporali che non ci lasciano tranquilli”.
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19 Gennaio 2011, 11:26