Il padre e il libro sulla mafia| Risarcito il Capo dello Stato

di

17 Marzo 2017, 16:56

1 min di lettura

PALERMO – Il Tribunale civile di Palermo ha condannato il giornalista Alfio Caruso a risarcire con trenta mila euro l’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i nipoti. Sono i figli del fratello Piersanti, assassinato dalla mafia.

Caruso era stato citato per danni (la richiesta era di 250 mila euro) assieme alla casa editrice Longanesi per le frasi contenute nel libro “Da cosa nasce cosa”, pubblicato nel 2000. I Mattarella, assistiti dall’avvocato Antonio Coppola, contestavano alcuni passaggi – rimasti inalterati nelle otto edizioni – in cui si faceva riferimento alle “frequentazioni mafiose” di Bernardo, padre del capo dello Stato, e venivano descritti i rapporti di Piersanti Mattarella, ex presidente della Regione assassinato il 6 gennaio ’80.

Il giudice Maura Cannella ha stabilito che a risarcire il danno sarà il solo Caruso. Esclusa la casa editrice, in virtù di alcune postille contrattuali sulla pubblicazione. Il Tribunale ha deciso di non tenere conto del verbale del pentito Francesco Di Carlo depositato dall’avvocato Fabio Repici, legale di Caruso. A Repici Di Carlo raccontò “in quei primi anni Sessanta, nei paesi in Cosa nostra entravano le persone migliori. Così era capitato anche a Bernardo Mattarella, che era un giovane avvocato perbene. Ciò era avvenuto anche nell’ambito della famiglia della moglie Buccellato, che aveva al suo interno sia esponenti di Cosa nostra, sia esponenti delle Istituzioni, perfino un magistrato”. “Fandonie, Di Carlo non sa nulla”, aveva replicato l’avvocato Coppola.

Pubblicato il

17 Marzo 2017, 16:56

Condividi sui social