Il Palermo del futuro prende forma | Tra certezze e giovani novità

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26 Giugno 2015, 08:30

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PALERMO – Siamo ancora alla fine del mese di giugno, non è ancora passato un mese dal gol di Belotti all’ultimo secondo della sfida vinta contro la Roma all’Olimpico, ma il Palermo del futuro sta già prendendo forma in maniera concreta. Beppe Iachini lo aveva chiesto in maniera diretta: la rosa deve essere praticamente pronta in vista della partenza per la prima parte del ritiro, che scatterà il prossimo 10 luglio a Bad Kleinkircheim. E le richieste del tecnico marchigiano sono state quasi tutte esaudite, e con ancora due settimane di margine per presentare il gruppo al completo alle soglie dei primi allenamenti della nuova stagione, c’è già la possibilità di abbozzare una formazione di partenza in vista del campionato 2015/2016. Con ogni probabilità, Iachini ripartirà dal 4-3-1-2, modulo che non ha mai nascosto di voler lanciare e che in qualche occasione si è visto, al “Barbera” o in trasferta, nonostante il 3-5-1-1 abbia dato dei frutti importanti nella sua prima stagione in serie A alla guida del Palermo, con il genio di Vazquez, i guizzi di Dybala e la solidità del centrocampo a garantire gol pesanti e punti importanti per ottenere la salvezza.

Qualora venisse confermata l’ipotesi legata a questo modulo, con l’unica variante legata al cosiddetto ‘albero di Natale’, cioè con due trequartisti alle spalle dell’unica punta, le certezze si chiamerebbero Stefano Sorrentino e Giancarlo Gonzalez. Il portierone e il centrale costaricense saranno due elementi della spina dorsale del Palermo che verrà, e al fianco dell’ex giocatore del Columbus Crew agiranno, in qualità di terzini, Michel Morganella e Achraf Lazaar. Lo svizzero è atteso al rientro dopo l’infortunio causato da Mario Rui durante Palermo-Empoli, mentre il marocchino potrebbe vivere la stagione della consacrazione. Allo stato attuale delle cose, l’altro centrale sarà Sinisa Andelkovic, anche se sono attese novità dal mercato, nonostante le smentite di rito del presidente Zamparini sulla trattativa con l’Empoli per Tonelli.

Saliamo a centrocampo, dove le certezze sono cresciute dopo la giornata di ieri. Federico Viviani sarà con ogni probabilità il nuovo regista del Palermo, nonostante un’ottima seconda parte di stagione disputata da Mato Jajalo: il croato sarà comunque un ottimo elemento, pronto ad uscire dalla panchina sia per giocare da playmaker basso che da mezzala destra. Posizione che verrà occupata, com’è già accaduto in maniera brillante durante l’ultima stagione, da un Luca Rigoni pronto a vivere un’altra annata sulla cresta dell’onda: fare bene a Palermo per conquistare una Nazionale che misteriosamente non si è accorta di lui fino alle ultime convocazioni. A completare la linea mediana rosanero ci penserà Ivajlo Chochev, grande protagonista in una seconda parte di stagione in cui c’era da sostituire Barreto: un po’ di imbarazzo iniziale, ma poi le qualità mentali e soprattutto tecniche del bulgaro sono venute fuori, tanto che Napoli e Roma gli hanno messo gli occhi addosso, trovando però la porta sbarrata davanti a sè.

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Chiudiamo con l’attacco, probabilmente l’unica vera incognita del Palermo fino ad ora. L’unico punto fermo risponde al nome di Franco Vazquez, che a differenza del suo ‘gemello’ Dybala non è stato sacrificato per creare plusvalenza, e che si porterà sulle spalle l’innesco di quelle che saranno le due punte. Una di questa sarà Andrea Belotti, rilanciato senza dubbio dal gol di Roma con cui abbiamo aperto e da quello all’Inghilterra che però non è bastato alla nostra Under 21 per proseguire l’avventura continentale: Zamparini ha respinto gli assalti di Torino, Atalanta e delle altre squadre interessate al “Gallo”, il quale spera di vivere un’intera stagione da protagonista. La casella al fianco del bergamasco e del Mudo è, attualmente, vuota. Iachini vorrebbe un’altra punta e spera che si chiuda l’affare-Calleri con il Boca Juniors, in alternativa potrebbe rispolverare Robin Quaison. Lo svedese ha dimostrato di valere un posto da titolare nel nostro campionato dopo un inizio difficile, e ha anche messo in mostra qualità che consentono a Iachini di schierarlo in più ruoli. Uno di questi è la seconda punta.

Una formazione che solo il mercato, in entrata e in uscita, può scalfire. Certezze di cui Beppe Iachini ha bisogno per far ripartire il suo Palermo alla velocità sostenuta nella fascia centrale dello scorso campionato. E senza le titubanze e i nervi scoperti che hanno condizionato le prime gare dell’annata, con una coppa Italia persa troppo presto e un ritmo che lasciava presagire il peggio anche in campionato.

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26 Giugno 2015, 08:30

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