26 Agosto 2017, 13:02
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PALERMO – Oggi prenderà il via la Serie B 2017-18 del Palermo che nel suo cammino ritroverà il Cesena, squadra di un vecchio amico come Rino Foschi. “Io lavoro con il Cesena, ma la mia attenzione è rivolta anche al Palermo perché nutro un affetto speciale – racconta l’ex direttore sportivo rosanero a LiveSicilia Sport – Io tiferò sempre Palermo quando non ci sarà il Cesena”. Un legame indissolubile quello tra la piazza e Foschi, a tratti interrotto dai continui battibecchi tra lui e Maurizio Zamparini.
L’amicizia tra i due, però, è così forte che li porta ancora oggi a sentirsi con regolarità: “Continuerò ad avere ottimi rapporti con Zamparini finché posso, l’ho sentito due settimane fa – racconta Foschi – Mi ha parlato anche della cessione della società, gli ho detto di non dirmi nulla perché io non vedo un Palermo senza di lui. Zamparini deve solo tornare a fare quello che io penso, il resto non conta nulla. In questo momento lui con Palermo ha un rapporto un po’ particolare, tutto si può risolvere con i risultati. Ci sono i presupposti ed i requisiti per fare bene. Sto guardando la squadra uomo per uomo con una certa attenzione, l’allenatore non l’ho mai avuto ma so tutto di lui. Bisogna lasciarlo lavorare, anche davanti a qualche risultato negativo. L’ho detto anche a Zamparini, può venire fuori un ottimo lavoro”.
Per Foschi il futuro del Palermo sarà ancora con Zamparini, in un campionato dove i rosa potranno fare la voce grossa: “Il Palermo lo vedo molto bene, così come il Frosinone, il Parma ed il Bari. I rosa dovranno portare dalla propria parte i tifosi, e con i risultati torneranno. Se l’ambiente darà un aiuto alla squadra, allora potrà venire fuori qualcosa di importante”. Tema caldo in questi giorni quello legato alle nazionali, un problema che anche Foschi ha subito in passato con il Cesena: “A Cagliari qualche anno fa, per esempio, abbiamo giocato senza 5-6 giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Non hanno rimandato la partita, c’è una regola che va accettata. In corsa si fa fatica a cambiarle, non sono giuste ma ci sono. Sono affezionato a Zamparini, lo capisco e dico che sono regole da rivedere. A campionato in corso, però, è difficile trovare spazi per recuperare eventuali partite rinviate”.
Foschi elogia il tecnico rosanero Tedino, ma lo avverte anche su quello che può essere lo spogliatoio del Palermo: “Tedino è un buonissimo allenatore, un debuttante ma con delle capacità incredibili. Deve capire che è a Palermo con tanti stranieri, dovrà reggere un certo tipo di pressioni. Gestire lo spogliatoio non sarà facile, una squadra fatta di giocatori con una certa personalità. Davanti ad un risultato positivo è un discorso, diverso davanti ad un risultato negativo. Se riusciranno ad adattarsi alla categoria potranno fare qualcosa di importante”.
Chiosa finale di Foschi sul dato degli abbonati del Palermo, una cifra che fa male per lui che ha vissuto gli anni migliori dell’era Zamparini: “Vedere così pochi abbonati per me è un colpo al cuore, penso al primo anno in Serie A con 33 mila abbonati. Non facciamone però un dramma perché anche alla Lazio è successo con Lotito. Sta succedendo tutto ciò a Palermo, ma noi dobbiamo essere positivi. I risultati danno la mano a tutti”.
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26 Agosto 2017, 13:02