27 Novembre 2014, 08:30
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PALERMO – Sulla scia delle big, anche se la strada è ancora lunga. Il Palermo venuto fuori dalla tempesta di Empoli viaggia col vento in poppa, non certo al livello delle inarrivabili Roma e Juventus ma sicuramente alla pari con le prime inseguitrici nel gruppone alle spalle del duo di testa. È bastato ottenere la prima vittoria in campionato per trovare, sebbene a scoppio ritardato, una sfilza di risultati utili tali da far balzare i rosa in una posizione di assoluta tranquillità in classifica. L’occhio cade sempre sulla parte alta (o parte sinistra che dir si voglia), l’obiettivo resta però invariato. Se diamo uno sguardo verso il basso, in queste ultime sei giornate di campionato il Palermo ha lasciato alle spalle una serie di concorrenti dalle quali è chiamato a scrollarsi ulteriormente nelle prossime sfide, ovvero gli scontri diretti contro Parma, Torino, Sassuolo, Atalanta e Cagliari.
Tutto nasce in Friuli, a Gradisca d’Isonzo, da quel ritiro che per il momento sta continuando ad essere benevolo per i rosa. Lì nasce la vittoria col Cesena, la prima in campionato, e un cammino quasi immacolato, macchiato solo dalla sconfitta con la Juventus. Undici punti in sei partite, non certo una media inglese perfetta ma quanto basta per tirarsi su. I rosanero, prendendo in esame gli ultimi sei incontri, sarebbero infatti quinti in classifica, dietro alle già citate Roma e Juventus oltre che Napoli e Genoa. Queste ultime, però, nello stesso periodo preso in considerazione hanno ottenuto dodici punti, uno soltanto in più rispetto alla banda di Beppe Iachini da quando ha potuto avere a disposizione l’intera rosa, col rientro degli infortunati di lungo corso Muñoz e Gonzalez. Numeri che possono far venire il magone a pensare cosa si è sprecato nelle prime giornate di campionato, ma che sottolineano anche l’ottimo lavoro svolto dopo la batosta salutare (a questo punto sì) del Castellani.
Se riduciamo il range alle ultime quattro giornate di campionato, il Palermo sarebbe addirittura in zona Champions a pari punti con Napoli e Genoa, con otto punti conquistati. La vittoria di San Siro contro il Milan e, soprattutto, il successo al fotofinish contro il Chievo sono le due “perle” della gestione Iachini e poco importa se da quelle partite sono arrivati soltanto due pareggi. Il Palermo ha mantenuto l’imbattibilità e ha mostrato una qualità di gioco che non si vedeva da inizio stagione, stavolta però coniugandola con i risultati. Certo, una vittoria a Genova avrebbe dato tutt’altro valore a questa classifica parziale, oltre che una visuale decisamente migliore dalla classifica reale, però se a Marassi è caduta persino la Juventus un motivo ci dovrà pur essere.
Nessun rimpianto, dunque, per quel che sarebbe potuto essere. Diciamoci la verità, d’altronde: una vittoria a Marassi avrebbe portato il Palermo al decimo posto e non in zona Europa League. Per certificare l’ottimo momento di forma di Dybala e compagni i “piccoli” numeri servono fino a un certo punto. Sarà importante rendere questi numeri ancor più grandi, rimpinguando il bottino in classifica con le prossime partite, sulla carta abbordabili. Un tour di un mese per capire cosa vuole fare da grande questo giovane e inesperto Palermo, se continuare sulla falsariga delle ultime partite o se accontentarsi di una discontinua lotta per la permanenza in massima serie.
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27 Novembre 2014, 08:30