04 Giugno 2011, 11:52
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Due, le interviste a Lombardo pubblicate questa mattina sui quotidiani siciliani. Ma, se da una parte Lombardo affida alla penna di Tony Zermo de La Sicilia alcune memorie difensive della sua vicenda giudiziaria nonché i tentativi di riavvicinamento del Pdl, dall’altra il governatore manifesta ad Emanuele Lauria, del quotidiano La Repubblica, il suo sfogo rispetto ai continui dubbi che sorgono in casa Pd.
”E’ giusto che il Pd si dia delle regole di partecipazione democratica interna – dice Lombardo a Lauria – Ma assuma una decisione chiara almeno una volta a semestre. Il deliberato di schiaccianti maggioranze non può essere discusso ogni tre giorni. Così, i democratici consegnano ai loro alleati la sensazione di essere un partito senza linea politica”. In soldoni, è questa la replica del governatore della Regione al vice capogruppo del Pd al Senato, Nicola Latorre, che ieri nel corso di un incontro con l’area del partito contraria al sostegno al governatore, aveva dichiarato: ”Non ci sono più le condizioni politiche per continuare questa esperienza”.
”Se mi vogliono sfiduciare firmino il modulo. Il resto sono solo chiacchiere” aggiunge Lombardo, che a proposito dell’incontro dei giorni scorsi con il premier Silvio Berlusconi, spiega: ”Non abbiamo discusso né di investimenti né di fondi Fas. Mi ha riconosciuto di essere stato sempre franco e leale. E ha aggiunto che il nostro rapporto si è raffreddato per colpa dei suoi luogotenenti che mi hanno fatto la guerra sulle riforme. Di certo – ha aggiunto – se proseguirà nella linea oltranzista finirà allo sfascio”.
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04 Giugno 2011, 11:52