12 Aprile 2011, 19:02
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Enzo Bianco, senatore eletto tra le fila del Pd etneo, si è detto contrario sin dal primo momento al sostegno dei democratici siciliani al governo Lombardo. Il dibattito interno al partito è sempre andato avanti in questi mesi tra i favorevoli e i contrari all’ingresso nella maggioranza lombardiana, sia sul piano meramente politico, che su quello giudiziario. Da sabato scorso, però, chi, all’interno del partito voleva porre l’accento sulle vicende giudiziarie, ha nuovi elementi ai quali appellarsi. Quelle che, infatti, fino alla settimana scorsa, potevano essere ‘soltanto’ delle indiscrezioni giornalistiche, adesso sono notizie ufficiali della procura di Catania che, tra gli altri, ha posto sotto indagine i fratelli Lombardo. In attesa che si stabilisca, però, se gli inquirenti rinvieranno a giudizio o meno il governatore della Regione, in casa Pd tutto tace. Tranne qualche voce, come nel caso di Beppe Lumia o, per l’appunto, di Enzo Bianco. E a proposito delle dichiarazioni dell’ex presidente della Commissione Antimafia, secondo Bianco, “quello di Lumia” sarebbe “un atteggiamento decisamente più prudente rispetto ad altre dichiarazioni passate”.
“Io credo che nel mio partito ci sia stato un eccesso di leggerezza nel sostenere il governo regionale. Qualcuno arrivò a credere che si trattasse soltanto di un polverone mediatico, quando in realtà erano in corso indagini condotte dai Ros e da magistrati autorevoli e di lunga esperienza”. Anche Bianco, comunque, tende a restare abbastanza cauto e precisa che eventuali valutazioni sulla vicenda giudiziaria “al momento sarebbero affrettate. Io mi auguro – prosegue il senatore – che Lombardo adesso chieda di essere ascoltato dagli inquirenti, in un interrogatorio vero, non in una conferenza stampa”.
Il sostegno al governo? “E’ stato il più clamoroso degli autogol. Lo conferma l’indagine di Demopolis. E la cosa più grave è che questa emorragia di voti del Pd è in larga parte a favore dell’Mpa. D’altronde, perché l’elettore dovrebbe scegliere la copia, quando può avere l’originale? C’è una questione seria da affrontare in casa Pd, a partire dal fatto che i due terzi dell’elettorato si dichiarano insoddisfatti del governo Lombardo. L’attuale linea del partito è frutto di un’azione di inaudita presunzione politica. Nel momento stesso in cui si arrivasse al rinvio a giudizio del governatore, il Pd dovrà tirarsi indietro. Come fa un partito come quello Democratico, che si rifà alla storia di Mattarella e di La Torre, a sostenere un eventuale imputato in associazione per concorso esterno? Né esiste l’istituto dell’autosospensione. Nessuno può seriamente pensare che il vice presidente Giosué Marino, che è persona che stimo, si ritrovi a guidare il governo della Regione. I siciliani non l’hanno mai eletto”.
Dunque, sul piano giudiziario, secondo Bianco – che continua a sostenere che il suo partito stia facendo un grave errore sul piano politico – bisognerà invece aspettare un eventuale rinvio a giudizio. Ma allora, come mai questo silenzio imbarazzato da parte del Pd? “Qualcuno aveva rappresentato ai vertici nazionali del partito una situazione decisamente meno compromettente. Oggi, invece, a Roma si rendono conto della gravità degli atti processuali e, soprattutto, della loro rilevanza politica. Per questo c’è una precisa richiesta di prudenza che arriva da Roma”. Lombardo si dimetterà? “Il governatore non si dimetterà – conclude Bianco – fino a quando non verrà meno il sostegno degli alleati”.
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12 Aprile 2011, 19:02