10 Giugno 2012, 12:05
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“Non sono abituato a commentare le vicende interne degli altri partiti che rispetto come processi di democrazia politica. Non posso però fare a meno di rilevare per i riflessi che la direzione del Partito democratico ha sul governo regionale, che deliberando la mozione di sfiducia il Pd sfiducia se stesso, la sua politica di questi due anni di permanenza nell’esecutivo, i suoi assessori ancora presenti e quelli appena usciti, i suoi uffici di gabinetto ricolmi di dirigenti politici, amministratori e militanti ‘democratici’, i suoi dirigenti generali e manager sanitari. Insomma, tutto l’apparato di uomini e risorse che il partito di Bersani ha incassato senza limiti e rossori”.
Così Carmelo Briguglio, coordinatore regionale di Fli in Sicilia, commenta la mozione di sfiducia deliberata dalla direzione regionale del Pd. “Con quale credibilità – aggiunge – pensa d’ora in avanti di stringere alleanze il Pd siciliano dopo questa pagina di trasformismo, dinanzi alla quale chiunque resta senza parole?”.
“Ho disdetto il nostro coordinamento regionale previsto per giovedì 14 – ha aggiunto Briguglio – e ho convocato per sabato 16 giugno alle ore 10.30 a Palermo l’assemblea regionale di tutti i quadri dirigenti e gli amministratori di Fli, perché la nostra comunità politica assuma- insieme ai parlamentari- decisioni importanti che il momento politico richiede, compresa la designazione ufficiale del candidato di Fli alla presidenza della Regione, da offrire anche come candidato del Nuovo Polo, i criteri per le alleanze e la formazione delle liste nelle elezioni regionali di ottobre”. È quanto dichiara Carmelo Briguglio, coordinatore regionale di Fli in Sicilia, aggiungendo: “Le liste di Futuro e Libertà saranno aperte ad altri soggetti politici, movimenti civici e personalità indipendenti della società, e saranno forti e competitive in tutte le nove province. L’obiettivo è quello di darci profilo e programma di un partito protagonista della coerenza politica, del cambiamento, capace di influenzare energicamente la politica nazionale e che da forza nuova e coraggiosa si metta sempre più in sintonia con i bisogni e i sentimenti dei siciliani”. Infine Briguglio conclude: “Sarà una grande agorà politica aperta, un congresso in cui tutta la nostra classe dirigente regionale e territoriale potrà dare il meglio di se. Sarà come un Congresso, forse più di un Congresso, col dovere comune della responsabilità e del diritto alla parola e anche alla critica e all’eresia”.
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10 Giugno 2012, 12:05