30 Settembre 2012, 17:06
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LAMEZIA TERME – “Il Pd in Sicilia ha pensato che l’unica soluzione per governare fosse quella di governare col peggiore governo della storia della Sicilia”. Ivan Lo Bello non gira molto attorno alla questione. E nel condannare la scelta dei democratici di sostenere nella seconda parte della legislatura il governo Lombardo sceglie la “Conferenza nazionale del PD sul Mezzogiorno”, in programma oggi a Lamezia Terme. E il pubblico presente accoglie quel passaggio con applausi scroscianti.
“Una parte del Pd – ha detto Lo Bello – ha pensato di portare avanti una storia vecchia. Quella secondo cui un partito di sinistra non può governare da solo. Ecco, credo che quei dirigenti – ha aggiunto Lo Bello – non abbiano colto il mutamento sociale ed economico che sta interessando la Sicilia”. E poi, ecco gli applausi, quando Lo Bello affonda: ““Il Pd in Sicilia ha pensato che l’unica soluzione per governare fosse quella di governare col peggiore governo della storia della Sicilia. Questo – ha incalzato – è un problema sul quale si deve riflettere. Si è classe dirigente e si vince una battaglia politica – ha aggiunto Lo Bello – quando si è coerenti con la propria storia, quando si ha capacità di innovazione, di rappresentare il nuovo e non il vecchio Mezzogiorno”.
Questioni per nulla “astratte”, secondo Lo Bello, anzi, da fondamentali per “evitare errori già in questa campagna elettorale per le Regionali”.
Quindi, un pensiero al candidato alla presidenza di Pd, Udc e Api: “Rosario Crocetta è una persona che stimo, col quale abbiamo fatto tante battaglie. Lui ha sostenuto noi, e noi abbiamo supportato lui nella lotta alla mafia. Ma l’ho detto anche a lui: in campagna elettorale si vince se si è in grado di rappresentare una discontinuità reale e forte rispetto alla precedente stagione”. Una discontinuità non così evidente, secondo Lo Bello: “Ad oggi – ha detto infatti – permangono alcune timidezze nella classe dirigente del Pd che vanno superate rapidamente. Altrimenti il Pd troverà grosse difficoltà in questa campagna elettorale”.
E Lo Bello mette in guardia il Pd anche dall’ottimismo che potrebbe scaturire dal ritiro dell’altro candidato del centrosinistra: “Non sarà la ritirata di Fava – ha detto Lo Bello – a determinare la vittoria di una persona perbene come Crocetta, bensì la capacità di creare una discontinuità non solo con Lombardo, ma anche con Cuffaro e con quelli che li hanno preceduti”.
Non s’è fatta attendere la replica del segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo: “Abbiamo presentato – ha detto – la mozione di sfiducia a Lombardo, chiesto e ottenuto le elezioni anticipate con una coalizione di forte discontinuità al Lombardismo e al Berlusconismo e un programma di
cambiamento della Sicilia, che Crocetta saprà certamente realizzare”.
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30 Settembre 2012, 17:06