11 Marzo 2010, 15:14
1 min di lettura
“La rotazione degli incarichi dirigenziali al Comune di Palermo ha seguito un criterio di appartenenza politica”. La denuncia è di Davide Faraone, capogruppo Pd a Palazzo delle Aquile, e fa riferimento al turn-over, firmato dal sindaco Diego Cammarata poco più di un mese fa, che ha comportato un vasto scambio di uffici tra le alte sfere di quelli che sono i quadri-dirigenti comunali. Il capo dell’opposizione a Sala delle Lapidi punta il dito contro i criteri di assegnazione dei nuovi incarichi: “Non sono stati tenuti in conto i curricula dei dirigenti – accusa Faraone – È stato premiato chi non ha ben operato, chi non ha controllato e invece doveva farlo”.
A detta di Faraone, sarebbe centrale il nodo dei debiti fuori bilancio fatti registrare dagli uffici comunali: “Lo scorso 23 febbraio, il Ragioniere Generale ha diramato una circolare a tutti i dirigenti del Comune, riportando i rilievi già espressi dalla Corte dei conti, ed in merito al fenomeno dei debiti fuori bilancio ha posto l’attenzione proprio sul ruolo dei funzionari che violano le disposizioni normative che regolano le spese e che andrebbero sanzionati. Questi dirigenti invece sono stati premiati”. Infine Faraone fa riferimento ad una presunta “scarsa oculatezza” seguita nell’assegnazione di alcuni incarichi: “Ad esempio – conclude il rappresentante del Pd – ritengo inopportuno che il conferimento dell’incarico di ‘dirigente responsabile del servizio acquisizione Risorse umane, progressioni di carriera e disciplina’ sia stato affidato al dottor Alfredo Milani. Questi, infatti, ha in passato patteggiato una condanna per reati contro la Pubblica amministrazione. La questione che pongo all’attenzione del sindaco riguarda le riflessioni cui potrebbe dare adito il metodo seguito in termini generali, e l’opportunità di questo caso particolare”. Raggiunto telefonicamente, Milani non ha inteso rilasciarci alcuna dichiarazione.
Pubblicato il
11 Marzo 2010, 15:14