Il peggior incubo di Enzo Bianco |Abramo in pole per il Comune

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21 Gennaio 2018, 05:09

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CATANIA – Era stato indicato dall’ex presidente Crocetta come possibile assessore regionale ai Servizi sociali. Il suo nome è stato fatto anche per le prossime elezioni politiche. Ma rumors molto insistenti lo vorrebbero candidato sindaco. Sono in tanti, ormai, a chiacchierare e commentare la possibile candidatura di Emiliano Abramo a primo cittadino, alle prossime amministrative per il rinnovo dei vertici di Palazzo degli Elefanti.

Il rappresentante della Comunità di sant’Egidio sarebbe, infatti, più che pronto a scendere in campo e a sfidare l’uscente Enzo Bianco e gli eventuali altri avversari. Una candidatura dal respiro ampiamente civico ma che sembra poter contare su innesti politici e sul sostegno dei non pochi delusi, non solo dall’ultima esperienza amministrativa ma anche dai partiti. Sembra infatti che siano tanti a stringersi intorno al nome di Abramo, volto nuovo della politica attiva ma non della città. E per di più, con un ampio e trasversale seguito.

Pare infatti che questa candidatura sia caldeggiata da numerosi ambienti politici, da quelli che avevano parlato di progetto civico per Catania in tempi non sospetti, ma anche da quelli più estremi che, per tentare la conquista di uno scranno, potrebbero fare convergere i propri voti sulla figura di Abramo, grazie anche all’effetto trascinamento delle liste. Insomma, il giovane esponente di Sant’Egidio potrebbe catalizzare un grosso consenso e da ambienti così diversi da rappresentare una vera preoccupazione per gli sfidanti.

Se confermata, dunque, la candidatura non rappresenterebbe certo una buona notizia per Enzo Bianco che si troverebbe a scontrarsi con una personalità forte, sostenuta a destra come a sinistra, e legata a filo doppio a importanti ambienti romani. Eppure, tra i due sembrava corresse buon sangue, fino a quello che è sembrato a molti lo strappo definitivo: l’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale nei confronti dei manifestanti della Cattedrale.

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Come documentato da LivesiciliaCatania, infatti, a sollecitare l’apertura del Duomo per accogliere chi, fino a quel momento, era stato lasciato sul sagrato, è stata proprio la Comunità di sant’Egidio. Alla quale, e questo sembra un altro indizio della “distanza” tra Abramo e Bianco, sono stati assegnati i nuovi locali del Convento di Santa Chiara, quasi in sordina. Solo un comunicato con foto ha infatti dato una notizia che, in altri tempi, sarebbe stata ben pubblicizzata sui giornali.

La richiesta che Abramo avrebbe fatto, di non coinvolgere – almeno direttamente – gli attuali membri della giunta comunale, sembrerebbe avvalorare questa ipotesi.

 

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21 Gennaio 2018, 05:09

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