10 Ottobre 2014, 15:11
1 min di lettura
PALERMO – “Dal 29 settembre collaboro con la giustizia, ho confessato cinquanta estorsioni e ho detto tante altre cose che non posso rivelare qui. Mi occupavo io di gestire i rapporti con i palermitani”. Lo ha detto il nuovo pentito Antonino Zarcone che sta facendo luce sulla cosca di Bagheria, ma anche su Cosa nostra palermitana. Il neocollaboratore di giustizia ha fatto dichiarazioni spontanee, durante il processo d’appello ‘Pedro’, dopo che la corte aveva rigettato la richiesta di sentirlo in aula perché non indispensabile ai fini della decisione. Tra gli imputati, assieme a Zarcone (che in primo grado ha avuto 12 anni), ci sono: Tommaso Di Giovanni (16 anni), Calogero Lo Presti (14 anni), Nicola Milano (8 anni), Francesco Paolo Putano (10 anni), Gaspare Parisi (14 anni), Gabriele Buccheri (10 anni).
Pubblicato il
10 Ottobre 2014, 15:11