02 Ottobre 2017, 20:47
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PALERMO – I problemi maggiori li stanno affrontando i candidati governatore appoggiati da diverse forze politiche. Problemi prevedibili, nella suddivisione dei posti nel listino del presidente: quello che, quasi certamente, consentirà l’accesso automatico all’Ars di sei candidati in caso di vittoria del “proprio” aspirante presidente. E così, nel centrodestra come nel centrosinistra è guerra per un posto nell’elenco a sostegno di Nello Musumeci e Fabrizio Micari. Mentre la pratica è stata sbrigata già alcuni giorni fa dal Movimento cinque stelle e proprio in queste ore anche da Claudio Fava.
Micari: i centristi vogliono due posti
Ma lì dove le liste a sostegno del candidato oscillano tra cinque e sei, è più difficile accontentare tutti e chiudere la partita. Nel centrosinistra, ad esempio, non c’è ancora un accordo definitivo nemmeno sulla “spartizione” dei posti nel listino. Al momento, di fatto, un posto balla tra i centristi e il Partito democratico. In pratica, sia Alternativa popolare di Alfano che gli ex Udc di D’Alia pretendono un posto ciascuno nel listino. Una “richiesta sacrosanta” la rivendicazione che filtra da ambienti centristi, che ricordano come la scelta di sostenere Micari si sia tradotta in numerose e significative perdite per i partiti. Il Pd, invece, pretende tre posti e pensa che ai centristi ne spetti uno solo. Le uniche certezze riguardano gli altri due: uno andrà al Megafono e sarà ricoperto dalla vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, l’altro a Sicilia Futura rappresentata dal coordinatore regionale Nicola D’Agostino.
Gli altri quattro, come detto, saranno il frutto dell’accordo tra Pd e centristi. Ma in questo caso subentra un’altra variabile: nel listino dovranno trovare posto tre donne. Se uno di questi posti sarà ricoperto dalla Lo Bello, sembra più difficile al momento individuare le altre due rappresentanti ‘rosa’. I centristi, infatti, hanno indicato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e il presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo. Solo nel caso in cui fosse necessario indicare una donna, ecco il nome dell’attuale assessore alla Famiglia Carmencita Mangano. Nel Pd, a proposito di donne, a reclamare un posto è Alice Anselmo: ma la sua presenza nel listino non è così certa. Tra i Dem, i dubbi maggiori anche sulla strategia da seguire: mettere dei big, così da dare qualche speranza ad altri candidati nelle liste più forti e apparentemente chiuse o scegliere candidati diversi? Nel primo caso, ecco entrare in ballo anche i nomi di Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici.
Con Musumeci, Micciché o Armao?
C’è maretta anche nel centrodestra, anche perché i sondaggi rendono oggi credibile l’ipotesi di una vittoria di Nello Musumeci e quindi il listino molto ambito. Nella coalizione sembra relativamente agevole la strada per l’individuazione delle donne nel listino, ma in queste ore è in corso un braccio di ferro tra i partiti. Anche qui, ovviamente, a far discutere è la distribuzione dei sei posti (escluso il presidente) tra le forze politiche della coalizione. E Forza Italia è pronto a chiedere tre candidati. Uno di questi sarebbe il commissario regionale Gianfranco Micciché, l’altra Bernadette Grasso che contribuirebbe al raggiungimento delle quote rosa necessarie (tre candidate donne). Sul terzo nome c’è un po’ di tensione. Berlusconi in persona spingerebbe per l’inserimento nel listino di Gaetano Armao che però è già il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia designato. Sembra che, pur di far tornare i conti, lo stesso Gianfranco Micciché possa fare a un passo indietro, giocandosi tutte le carte nel collegio di Palermo. Così si libererebbe un posto, verso il quale guardano gli altri partiti. A cominciare dall’Udc di Cesa che ha indicato chiaramente il trapanese Mimmo Turano, anche se potrebbe “virare”, se necessario, su una donna: in questo caso sarebbe l’agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo. A reclamare un posto nel listino anche la formazione degli Autonomisti e popolari, che potrebbe proporre il nome di Roberto Di Mauro, mentre le altre donne in lizza per entrare nel listino sono Giusy Savarino per #DiventeràBellissima e la messinese Elvira Amata per Fratelli d’Italia. Ma non c’è posto per tutti. Qualcuno dovrà rinunciare al posto al sole.
Fava e Cancelleri: tutto fatto
Nel frattempo, Claudio Fava ha risolto il problema del listino, proprio in queste ore. Nell’elenco a sostegno del presidente, salvo sorprese, andranno: Raffaella Campo (già assessore a Barcellona Pozzo di Gotto), l’ingegnere catanese Maurizio Bonincontro, l’avvocato e consigliere comunale gelese Paolo Cafà, la deputata regionale uscente Mariella Maggio, il trapanese Massimo Fundaró e la preside siracusana Annalisa Stancanelli. Ha ufficializzato già da qualche giorno la composizione del proprio listino invece Giancarlo Cancelleri: ne faranno parte sei deputati uscenti dell’Ars: Gianina Ciancio, Salvatore Siragusa,Vanessa Ferreri, Stefano Zito, Valentina Zafarana e Sergio Tancredi.
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02 Ottobre 2017, 20:47