25 Febbraio 2015, 11:14
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PALERMO – Sono prima stati individuati nella zona della Kalsa, poi le immagini di una telecamera che si trova in piazza Sturzo, hanno permesso ai carabinieri di fugare ogni dubbio. Sono così finiti in arresto i presunti aggressori del clochard indiano pestato a sangue il 3 febbraio per una rapina. Chi è entrato in azione l’ha preso a calci e a pugni per pochi spiccioli, lasciandolo ferito sotto le sue coperte.
Hamid Admou, marocchino di 35 anni e Thiruchchenduran Periyasamy, 36enne originario dello Sri Lanka, una volta rintracciati dai carabinieri – erano seduti su una panchina a bere vino – sono risultati già destinatari di un ordine di espulsione. Hanno ammesso le proprie responsabilità confessando di essere gli autori dell’aggressione: per loro l’accusa è di rapina e lesioni personali, sono stati rinchiusi al Pagliarelli.
Quel giorno a lanciare l’allarme erano stati gli impiegati dell’ufficio Programmazione regionale che si trova a pochi metri dal luogo in cui dormiva il clochard indiano. Una lunga scia di sangue sul marciapiede li ha fortemente insospettiti e quando hanno alzato le coperte, si sono trovati di fronte ad un volto tumefatto: quell’uomo era stato colpito con una furia tale, da riportare la rottura del setto nasale. Ricoverato a Villa Sofia, l’indiano è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono migliorate.
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25 Febbraio 2015, 11:14