18 Giugno 2015, 13:54
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CATANIA – Entro qualche anno si arriverà a un risparmio di oltre cinque milioni di euro. Lo annuncia l’amministrazione comunale presentando il piano di graduale dismissione degli affitti passivi che porterà, secondo le stime, a recuperare milioni entro il 2017, oltre che a valorizzare alcuni edifici di proprietà dell’Ente che potranno così essere sottratti allo stato di abbandono in cui versano attualmente. “Abbiamo recuperato 5,1 milioni – spiega il sindaco Bianco: questo significa che potremo spendere quanto risparmiato per servizi, per la differenziata, per migliorare la qualità della vita della città”.
Il piano, avviato già da due anni, attraverso dismissione di 15 immobili e la rinegoziazione dei canoni di locazione per altri – il che ha consentito un risparmio di un milione di euro l’anno – si concretizzerà nel 2017. Nello specifico, le locazioni che verranno dismesse saranno quelle degli uffici dell’Urbanistica di via Biondi – 208 mila euro l’anno; gli uffici Condono edilizio, di via Sant’Agata – canone di 90 mila euro l’anno; il palazzo di via Pulvirenti, dove ha sede la direzione ecologia – canone annuo di 160 mila euro e l’edificio di fronte il faro Biscari che ospita i Lavori pubblici, affittato attualmente alla cifra record di 821 mila euro l’anno.
Tutti gli uffici di questi edifici verranno riallocati nelle strutture che verranno recuperate, dopo la ristrutturazione. Si tratta dei locali dell’ex Mercato ittico di via Tempio e la sede della scuola Giovanni XXIII a Nesima. “Non ci fermeremo qui – afferma ancora Bianco: l’obiettivo è arrivare entro il 2017 arrivare a pagare complessivamente 1,2 milioni do euro”.
A spiegare nel dettaglio il piano è l’assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando. “Ci siamo mossi all’interno del piano di rientro e delle previsioni, dimostratesi difficili da seguire – spiega. Durante il primo anno abbiamo operato per la riduzione diretta di alcuni fitti che ci sembravano troppo esosi. Siamo riusciti a produrre altro risparmio, cinquecentomila euro, dismettendo, ad esempio, l’affitto della sede dell’avvocatura comunale, e ottenendo, dopo la rinegoziazione, un nuovo contratto ben meno onoeroso”. Un’operazione proseguita anche l’anno successivo, il 2014, quando i canoni di locazione sono stati ridotti di circa un milione.
Girlando si sofferma anche sul fatto che, dall’anno prossimo, il Comune non dovrà più occuparsi di pagare l’affitto per gli uffici giudiziari che, attualmente, incidono sul bilancio comunale per 2 milioni e 460 mila euro. Spiegando anche che non saranno ristrutturati, per il momento, altri immobili pubblici attualmente in stato di profondo abbandono o, comunque, sottoutilizzati. Tra questi, la scuola Brancati di Librino, l’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena ed il Palazzo Bernini, attualmente messo in vendita tramite la cassa depositi e prestiti. “Per ristrutturare i primi due – sottolinea Girlando – ci sarebbero voluti circa 5 milioni di euro mentre, ristrutturando gli altri due, noi ne spenderemo di meno”.
Ciò non toglie che l’amministrazione abbia alcuni progetti anche in relazione a queste strutture: il plesso della Brancati, infatti, dovrebbe essere ceduto alla Provincia e diventare sede della scuola superiore di Librino mentre, per il mercato, già in parte ristrutturato, ci sarebbero già alcuni progetti di recupero. Diverso il discorso per Palazzo Bernini che, in questo momento, rimane in vetrina alla Cassa depositi e prestiti. “Se il prezzo di vendita non sarà congruo – spiega però Bianco – penseremo ad altro, a utilizzarlo, ad esempio, per avviare l’housing sociale”.
Insomma, dopo pressanti richieste da parte dei consiglieri, della società civile, e dopo anni di campagna mediatica in cui venivano evidenziati gli elevati costi delle locazioni comunali, la questione “affittopoli” rientrerà nei ranghi della normalità. “Sentito oggi il sindaco e l’assessore – commenta Salvatore Tomarchio, presidente della Commissione Tributi – sono contento perché, dopo le mie numerose sollecitazioni e un lavoro di commissione molto intenso, pare che finalmente, dopo i sopralluoghi effettuati, l’amministrazione si è decisa a imboccare la strada della rimodulazione, risparmio e recupero degli immobili, che erano un peso sui costi di gestione. Vedremo – conclude – se gli annunci si tramuteranno in realtà. In questo caso non potremo che dirci soddisfatti”.
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18 Giugno 2015, 13:54