Il Piano traffico del Comune |Meno strisce blu, arriva la Ztl - Live Sicilia

Il Piano traffico del Comune |Meno strisce blu, arriva la Ztl

Il piano arriverà in consiglio oggi. La zona a traffico limitato in una prima fase riguarderà il centro storico. Le tariffe delle strisce blu saranno decise successivamente. Gli spazi per la sosta gratuita saranno di più. Il provvedimento potrebbe condizionare in futuro i regolamenti su gazebo e movida.

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Una nuova classificazione delle strade urbane, l’istituzione per fasi di una nuova Ztl partendo dal centro storico, il telecontrollo sugli autobus e la videosorveglianza delle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici e un’operazione di riequilibrio fra strisce blu e strisce bianche a favore della sosta gratuita. Sono queste le caratteristiche principali del nuovo Piano Generale Urbano del Traffico che arriverà in Consiglio comunale oggi pomeriggio. Un piano che in realtà nuovo non è perchè è quello redatto nel 2010 da piazza Pretoria e che verrà poi modificato da Sala delle Lapidi, ma già all’epoca della presentazione, nel marzo scorso, la giunta Orlando spiegò che questo stratagemma eviterà di dover riprendere dall’inizio tutto l’iter, facendo perdere ancora più tempo.

Il Put è previsto per legge ma Palermo non se n’è mai dotata con tutte le conseguenze del caso, come l’annullamento delle Ztl da parte del Tar durante la seconda sindacatura Cammarata o gli innumerevoli ricorsi degli automobilisti contro le contravvenzioni alle auto in sosta su piste ciclabili e strisce blu. La sua approvazione consentirà inoltre di sbloccare somme regionali e nazionali per le infrastrutture. Il Put ha una valenza biennale ed è una fotografia dell’esistente che non include le grandi opere future, come l’anello ferroviario, o in corso di realizzazione, come il tram. Per poter allungare l’orizzonte progettuale la commissione Urbanistica proporrà un ordine del giorno per impegnare l’amministrazione a elaborare il Pum, ovvero il piano urbano della mobilità, che ha una durata decennale e nel quale si possono inserire gli investimenti più a lunga scadenza.

Per quanto riguarda le Ztl il Put elimina la zona B e prevede la sola zona A che sarà istituita in due fasi: la prima attua da subito le limitazioni nel centro storico, la seconda estenderà il provvedimento fino all’asse Notarbartolo-Duca della Verdura. Le limitazioni riguarderanno i veicoli meno ecocompatibili ed è prevista l’attivazione di un sistema di controllo telematico. Ne provvedimento non sono previste indicazioni di alcun genere sulle tariffe, nè per la Ztl nè per le strisce blu, perchè spetta all’amministrazione stabilirle in un secondo momento, anche in virtù del contratto di servizio con l’Amat e di una eventuale discussione della convenzione con l’Apcoa. In futuro si potrà pensare ad altre Ztl nel parco della Favorita, nelle borgate marinare di Mondello e Sferracavallo e nei mercati storici.

Le strisce blu verranno riorganizzate e ridotte a favore di quelle bianche, eliminando quelle illegittime perchè realizzate in curva o su porzioni di manto stradale su cui la legge non consente di installarle. A tale scopo verranno effettuati un censimento delle strade in cui sono in vigore e una nuova classificazione di queste ultime con l’introduzione della categoria di strada di interquartiere, intermedia fra quelle di strada di scorrimento e strada di quartiere. La definizione di Ztl e strisce blu consentirà di accelerare sul nuovo contratto di servizio e sul piano industriale dell’Amat razionalizzando le mansioni assegnate all’azienda e le conseguenti stime sui guadagni.

Una serie di paletti normativi e tecnici chiariranno per ogni strada la tipologia di traffico ammesso, le caratteristiche (larghezza e numero minimo di corsie, presenza o meno dello spartitraffico centrale, larghezza minima delle banchine e dei marciapiedi, e così via) e le dimensioni delle zone di sosta laterale. La definizione tecnica delle strade permetterà di capire quali sono le aree o le piazze, specie nel centro storico, più adatte ad una pedonalizzazione, e chissà che questo non possa valere anche per le due arterie di cui si è tanto discusso nelle ultime settimane: via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Inoltre il gruppo di maggioranza del Movimento 139 avanzerà alcuni emendamenti per aggiungere alle aree pedonali previste nel Put quelle oggetto di delibera di giunta come piazza Bologni, piazza San Domenico e via Principe di Belmonte. Escluse, invece, quelle frutto di ordinanze dirigenziali, a suo tempo ritirate dopo un mare di polemiche. Ci sarà più spazio per le piste ciclabili, partendo da una riqualificazione di quelle esistenti. Infine, si interverrà su barriere architettoniche, nuovi parcheggi di interscambio, mobilità intermodale e integrazione gomma-ferro dei biglietti fra autobus, tram e, in futuro, anello e passante ferroviari.

Il dibattito in aula sfiorerà in parte anche la questione dei gazebo. Fino a qualche mese fa, infatti, era stata ventilata l’ipotesi di “condonare” i gazebo in regola installati all’interno delle vecchie e nuove aree pedonali. Di recente, però, l’assessore alle Attività Produttive, Marco Di Marco, e una buona fetta del Consiglio sono apparsi più orientati a preferire la soluzione smontabile dei dehors. Ma al momento non si possono delineare prospettive concrete e credibili perchè prima devono arrivare in aula, nelle more dell’approvazione del Put, sia il Rum, ovvero il regolamento unico dei mercati, sia il nuovo regolamento per la ristorazione all’aperto: entrambi imporranno alcuni paletti in materia di occupazione del suolo pubblico. Sul “regolamento dehors” peraltro è sorto un curioso caso, perchè l’assessorato di via Ugo La Malfa ne sta tracciando uno nuovo di zecca mentre la commissione Attività Produttive intende apportare alcune modifiche a quello esistente. Si attende inoltre che l’Asp si pronunci sulla necessità o meno dei gazebo dal punto di vista sanitario. Senza contare che il Put traccerà anche la cornice entro la quale si muoverà il regolamento generale sulla movida, altro provvedimento molto atteso dai commercianti, già pronti a scendere sul piede di guerra.

 


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