Il Pid aderisce a Forza Italia

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30 Ottobre 2013, 16:40

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PALERMO – Il Cantiere popolare aderisce in blocco a Forza Italia. Il dado è tratto e le ragioni della scelta sono riassunte in un documento sottoscritto dai dirigenti del partito guidato da Saverio Romano, che già alle Politiche si era apparentato con il Pdl, trovando diritto di tribuna nelle liste berlusconiane per due sue esponenti. Romano nelle nuove geografie politiche del movimento berlusconiano è vicino all’ala dei così detti “lealisti” guidata da Raffaele Fitto.

“I parlamentari nazionali e regionali, i dirigenti ed i militanti del Pid – Cantiere Popolare, condividono pienamente gli otto punti del documento emesso dall’Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà in data 25 ottobre 2013 – si legge nella nota -. Si ribadisce l’impegno contro le persecuzioni politiche, mediatiche e giudiziarie che il Presidente Berlusconi è costretto a subire, sempre più pesantemente, contro il tentativo – antidemocratico e fondato sulla scorretta applicazione retroattiva di una legge penale – di estromettere dal Parlamento il leader del centrodestra italiano, il sostegno ad una politica di rilancio dell’economia del Paese, attraverso una riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale. I dirigenti del Pid-Cantiere Popolare – prosegue il documento si dichiarano favorevoli alla attuazione di una riforma della giustizia, sia civile sia penale e di un assetto presidenzialista delle nostre istituzioni, che favorisca un limpido bipolarismo, con un centrodestra liberale e riformatore alternativo alla sinistra e per il rafforzamento dell’appartenenza al Partito Popolare Europeo, risalente al 1999. Al fine di partecipare, con diretto protagonismo, alla ricostituzione ed al rilancio di Forza Italia, i sottoscritti componenti il gruppo dirigente del Pid – Cantiere Popolare di Sicilia, dichiarano la loro adesione al ricostituito partito e la loro volontà di sostenere le iniziative che il Presidente Berlusconi vorrà mettere in campo, in questo delicato passaggio della sua vicenda umana e politica, per portare a compimento l’annunciato progetto”.

Il documento è firmato da Saverio Romano, Giuseppe Ruvolo, Antonello Antinoro, Toto Cordaro, Roberto Clemente, Giovanni Avanti, Maria Pia Castiglione, Michele Pisacane, Gianantonio Arnoldi, Gino Capotosti, Beppe Drago, Annalisa Vessella, Rudy Maira, Innocenzo Leontini, Santino Catalano, Pippo Enea, Felice Bruscia, Gigi Tomasino, Bartolo Di Salvo, Alessandro Tornello, Peppe Germano, Giuseppe Marletta.

Ma c’è anche chi si chiama fuori. “Il documento del deliberato politico degli amici del Pid-Cantiere popolare, esprime una posizione politica che non avra’ effetti sulla mia persona perché, per quanto mi riguarda, una volta terminata la mia attività politica da europarlamentare, tornerò alla mia professione di medico”, scrive Antonello Antinoro, europarlamentare del Ppe eletto col Pid, in una nota. “Nell’augurare ai tanti amici di partito le migliori fortune politiche, non posso che considerare che oggi l’attività politica è diventata solo una attività di Palazzo, che non risponde piu’ alla soluzione degli enormi problemi dell’Italia e degli italiani”, aggiunge Antinoro

 

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30 Ottobre 2013, 16:40

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