14 Agosto 2010, 12:35
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“La confisca di beni da circa 800 milioni di euro nei confronti dell’ex “re mida” della Sanità Michele Aiello, è la più imponente disposta da un Tribunale su tutto il territorio italiano”. Così il pm di Palermo Geri Ferrara commentando la confisca di beni al manager considerato prestanome di Bernardo Provenzano, condannato in appello a quindici anni e mezzo per associazione mafiosa. “E’ la confisca di maggior valore in Italia ed è molto importante perchè si è potuto mettere i sigilli a un patrimonio che fin dalle origini era nato illecitamente con i patrimoni di Cosa nostra”. Ferrara quindi sottolinea il complesso lavoro di indagine svolto su quel patrimonio confermando come esse “siano state particolarmente difficili”. “Abbiamo incontrato problemi di accertamento enormi perchè si indagava su un soggetto con un patrimonio di origine già particolarmente elevato, quindi non c’era una sproporzione tra il reddito e il patrimonio”. Il Tribunale di Misure e prevenzione si è avvalso dell’aiuto di tre periti, un palermitano e due esperti del Nord Italia, che hanno eseguito una perizia accurata. Il sequestro ha riguardato anche una modernissima clinica nonchè diverse società edili, ma come ha sottolineato Ferrara, il provvedimento non avrà ripercussioni sui lavoratori: “Non si perderà neppure un posto di lavoro. Da quando è subentrata l’amministrazione giudiziaria, sono stati preservati i posti di lavoro”.
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14 Agosto 2010, 12:35