23 Aprile 2014, 15:16
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PALERMO: E’ il più grande cantiere della città dopo quello per la realizzazione del tram. Oltre cinquanta milioni di euro per il Policlinico di Palermo che sono stati sbloccati dall’Università e utilizzati per dare il via a una grande opera che prevede nuovi edifici per 6.400 metri quadrati, ristrutturazioni per 25.900 metri quadrati, tunnel sotterranei di collegamento tra i reparti e nuove dotazioni tecnologiche.
All’aula Maurizio Ascoli del Policlinico di Palermo è stato presentato il grande cantiere, per una visita alle aree di lavoro. Hanno partecipato il rettore Roberto Lagalla, il delegato ai rapporti con il Policlinico, Giovanni Cerasola, il presidente della Scuola di Medicina Francesco VItale, il pool di progettisti guidato da Iano Monaco e i rappresentati della ditta che eseguirà i lavori, la Sikelia costruzioni. Il progetto riguarda la ristrutturazione di quattro importanti padiglioni del Policlinico Universitario di Palermo (ospedale composto da 20 distinti padiglioni a due elevazioni): il blocco Farmacologia/Rianimazione/Chirurgie generali e d’urgenza, il padiglione di Oculistica, il blocco Farmacologia/Medicina legale/ Biochimica e il Dipartimento Materno Infantile.
Il progetto comprende anche la realizzazione dei nuovi corpi edilizi del Pronto Soccorso, del Centro Servizi, della Centrale Tecnologica ipogea, della sopraelevazione, secondo le originarie linee architettoniche mai completate, parte del padiglione di Medicina Legale per ospitare il Servizio immuno-trasfusionale. Ad ogni reparto sono riservate distinte vie di accesso e di uscita e relativi percorsi interni orizzontali e verticali. Prevista anche una rete di tunnel sotterranei che metteranno in collegamento i padiglioni interessati dai lavori, tunnel che saranno utilizzati per il trasferimento dei pazienti e delle forniture e per il collegamento con i dipartimenti che forniscono servizi di interesse comune, come la Radiologia, il Laboratorio centralizzato di analisi cliniche e la Farmacia centralizzata.
“Il progetto – spiega il direttore dei lavori, Iano Monaco – affronta anche le problematiche relative agli accessi e ai percorsi interni ai padiglioni in relazione ai flussi, in entrata e in uscita, delle varie tipologie di utenti, nonché dei materiali, delle merci e dello sporco, rifiuti compresi. A ogni tipologia sono infatti riservate distinte vie di accesso e di uscita e relativi percorsi interni orizzontali e verticali”. “Questo imponente piano di lavori – dice il prorettore alla Ricerca, Giacomo De Leo, ex preside della Facoltà di Medicina – segue alcuni grossi progetti già realizzati che hanno cambiato il volto di alcune strutture. Mi riferisco alla rifunzionalizzazione del reparto di Cardiochirurgia con la terapia intensiva: un moderno e pubblico centro nevralgico per gli interventi”.
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23 Aprile 2014, 15:16