04 Giugno 2012, 08:51
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Costruito con cemento depotenziato. Non è stato neppure ultimato e ci vorrà già una ristrutturazione per il porto di Balestrate. Nel frattempo sette persone sono finite agli arresti domiciliari. A cominciare dal fornitore del calcestruzzo, l’imprenditore Benny Valenza, già noto alle cronache giudiziarie, per proseguire con un funzionario del Genio civile di Palermo, due tecnici del cantiere e tre componenti della commissione di collaudo nominata dalla Regione. Sono accusati di frode in pubbliche forniture, truffa, falso materiale ed ideologico. L’operazione è dei carabinieri del Gruppo di Monreale, coordinati dai pubblici ministeri Sergio Demontis, Francesco Del Bene e Lia Sava.
Ecco i nomi degli arrestati: Bebedetto Valenza, Filippo Grencagnolo, Giuseppe Jaforte, Giovan Battista Rubino e l’ingegnere del Genio Civile opere marittime, nonché direttore dei lavori Genio civile, Leonardo Tallo, insieme ai suoi assistenti Antonino Turriciano e Pietro Sacco.
Il porto turistico non è stato sequestrato. Al momento, infatti, non c’è il rischio di cedimento. Ma serviranno degli interventi che allungheranno la storia del cantiere finito. Il progetto, infatti, è di 50 anni fa e sono già stati spesi 30 milioni di euro. In passato a Valenza erano stati sequestrati cinque impianti di cemento. Era accusato di essere in affari con i boss di Partinico, ma al processo è caduta l’aggravante di mafia.
(nella foto da sinistra: Filippo Grancagnolo, Giuseppe Jaforte, Giovan Battista Rubino; Pietro Sacco, Leonardo Tallo, Antonio Turriciano)
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04 Giugno 2012, 08:51