11 Settembre 2014, 06:15
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PALERMO – “Ciao, ci vediamo domani”. Un domani che non è mai arrivato, quello nelle ultime parole di Fulvio Maiorca, l’agente pubblicitario di 54 anni che martedì pomeriggio ha perso la vita sull’autostrada A19. Parole rivolte all’amico e collega Girolamo Morici, con il quale lavorava fianco a fianco ormai da undici anni e che risuonano in testa come l’ultimo, felice ricordo, di colui che viene definito “un leone dal cuore d’oro”.
“Sì – dice Morici – era alto, possente, pieno di energia. Ma anche molto dolce, disponibile, un compagnone. Per oltre undici anni abbiamo lavorato insieme a Publikompass, poi ci siamo ritrovati negli ultimi anni e quest’estate abbiamo portato avanti i servizi per un’altra azienda, senza sosta. Non siamo nemmeno andati in vacanza, luglio e agosto li abbiamo trascorsi insieme. Non era un sacrificio, il tempo trascorso con lui aveva un valore e non mancava mai l’appuntamento a pranzo”.
Come il giorno del terribile incidente. Fulvio Maiorca, residente a Carini, stava percorrendo il tratto autostradale compreso tra Altavilla e Bagheria, quando per cause ancora da accertare si è verificato un tamponamento con un mezzo pesante, un carro-soccorso. L’impatto si è rivelato violentissimo e non ha dato alcuna possibilità all’agente pubblicitario di sopravvivere. “Quando ho saputo cosa gli era successo non riuscivo a crederci – prosegue Morici -. Fino ad un quarto d’ora prima eravamo insime, abbiamo pranzato in un locale a Casteldaccia, poi mi ha detto che doveva incontrare un collega a Lercara Friddi e si è messo in auto. Era sereno, abbiamo parlato del più e del meno, fatto il punto della situazione lavorativa. Era una giornata come tante. Quando si è messo in auto non avrei mai pensato che non l’avrei più rivisto”.
Una giornata che nessuno si aspettava potesse concludersi in tragedia. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno a coloro che amavano e conoscevano Maiorca. Alla moglie Cetty, ai figli Giovanni e Manuel. Una famiglia unita che aveva già trovato la forza di superare anche problemi di salute che avevano ritenuto necessario il ricovero per Maiorca, alcuni mesi fa. “Erano tutti molto preoccupati – racconta l’amico Osvaldo Esposito – hanno temuto per il peggio. Ma per fortuna con le adeguate cure, Fulvio si era rimesso. Era forte, apparentemente burbero, ma in realtà di una bontà rara. Una di quelle persone difficili da incontrare nel percorso della propria vita”.
“E’ un dolore indescrivibile. Non sappiamo cosa gli sia successo, ma di certo posso dire che Fulvio aveva sempre viaggiato in auto, faceva questo lavoro da una vita. Conosceva bene le autostrade, era abituato a stare al volante. Tutti coloro che lo consocevano hanno perso un amico”. Il funerale dell’agente pubblicitario sarà celebrato venerdì mattina alle 11 a Villagrazia di Carini.
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11 Settembre 2014, 06:15