Il presidente Mattarella a Palermo | I disabili: “Non ci abbandoni”

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28 Aprile 2017, 09:52

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PALERMO–  La scopertura di un busto realizzato da Salvatore Giarratano, vincitore di un bando promosso dal Centro Pio La Torre nell’atrio della facoltà di Giurisprudenza di Palermo e una manifestazione al Teatro Biondo alla quale hanno partecipato centinaia di studenti provenienti da tutta Italia, alte cariche della Regione e dello Stato e i familiari delle vittime di mafia: con questi due eventi alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi si è commemorato il trentacinquesimo anniversario della morte di Pio La Torre, e del suo agente di scorta, Rosario Di Salvo. Nell’atrio di via Maqueda si è svolta una cerimonia breve e molto intensa, il Capo dello Stato subito dopo aver scoperto il busto insieme ai figli Franco e Filippo La Torre e le foto di rito, si è fermato a stringere le mani  degli studenti dell’università di Palermo. 

 

Mattarella si è poi spostato al Teatro Biondo, poco prima di entrare il presidente si è fermato qualche minuto per porgere un saluto ai ragazzi disabili che da mesi protestano contro il governo regionale per ottenere i fondi per un’assistenza dignitosa. “Gentile presidente Mattarella, la preghiamo di intervenire una volta per tutte, in qualità di Capo dello Stato, nostro Padre e garante, se può ci dedichi solo qualche minuto del suo tempo. Sarebbe bello poterla incontrare per raccontarle dal vivo cosa vuol dire vivere nella nostra condizione. Non ci abbandoni dietro ai ‘protocolli’ che ingabbiano”. Questo è quanto si legge nell’appello del gruppo di disabili siciliani contenuto in un documento pubblicato sulla pagina Facebook “Siamo handicappati no cretini”.

 

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L’inno di Mameli cantato dal coro delle voci bianche del conservatorio Bellini di Palermo ha accolto successivamente l’ingresso di Mattarella al teatro dove, seduto in prima fila ha ascoltato le parole dei veri protagonisti  dell’evento: i ragazzi. Gli studenti delle scuole Cascino di Palermo, la Falcone di Loano e la Pasolini di Potenza hanno letto un loro componimento scritto per commemorare i caduti per mano mafiosa.

 

 

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28 Aprile 2017, 09:52

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