“Il problema grave è | lo sfruttamento dei lavoratori”

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08 Aprile 2012, 02:27

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Con il passare del tempo Palermo diventa sempre di più un cimitero di negozi che in alcuni casi erano anche diventati veri e propri monumenti della città. Quanto ha influito e influisce, in questo senso, l’apertura del centro commerciale Conca d’ Oro? Lo abbiamo chiesto a Mimma Calabrò, sindacalista Fisascat Cisl.

La novità del centro ha portato anche novità nelle condizioni di lavoro dei dipendenti?
“Sì. Il caso emblematico è senza dubbio quello di Auchan. Il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti della catena è al limite dello sfruttamento e prevede che per i primi 18 mesi i lavoratori dovranno presentarsi sul posto di lavoro tutte le domeniche e i festivi. Quello che è davvero grave è che non potranno neanche fare delle turnazioni. Cgl e Cisl non hanno firmato il contratto che invece è stato siglato da Uiltucs e Rsu.”

C’è stato qualcuno dei lavoratori che non ha accettato?
“Ci sono stati 5 dipendenti Auchan che hanno detto no a queste condizioni di lavoro disumane ma il risultato, e ancora mi tocca dirlo, è stato quello di portare alla disperazione uno di loro che pur di non essere trasferito a Taranto, come comunicatogli dall’azienda, si è precipitato in lacrime ad accettare il contratto. Noi come Cisl sosteniamo sin dall’inizio che non sono stati rispettati tutti i passaggi per la stipula di questo nuovo documento”.

Ma Auchan è stato l’unico caso?
“A quanto ci risulta si, ed è anche quello che speriamo. Bisogna comunque considerare che quando un negozio intende aprire i battenti all’interno di un centro commerciale dovrebbe garantire la conformità al contratto collettivo di lavoro di riferimento. Questa, dovrebbe già essere una forma di tutela”.

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E per quanto riguarda l’incidenza sui negozi limitrofi?
“Voglio sottolineare innanzitutto che non sono affatto contro il centro commerciale Conca d’Oro ed anzi, poichè sta attirando anche solo per semplice curiosità un gran numero di utenti, non posso che essere contenta. Però devo ugualmente fare due annotazioni. La prima è che il gruppo Electromarket Li Volsi, Max Living per intenderci, si trova in una situazione di grave crisi economica. La seconda, da utente, è che io stessa ho potuto vedere come la Fabbrica delle Idee ormai sia completamente vuota. E’ innegabile che questi colossi commerciali stiano quindi affogando le imprese vicine”.

Questione di vicinanza fisica?
“Non necessariamente. Basti pensare che Zara, uno dei monumenti commerciali di Palermo, si è spostato da via Roma proprio al Conca d’Oro. Quindi direi che l’influenza si estende a tutta la città”.

E viale Strasburgo? Anche lì il centro si fa sentire?
“Sinceramente non credo. Le attività di viale Strasburgo ritengo siano riuscite negli anni a reclutare una propria clientela affezionata. Se sono abituata a comprare da Marina Rinaldi, è inevitabile che continuerò a farlo. Altro conto, ovviamente, per quei negozi che si trovano un pò ovunque come Golden point e Tezenis. Chi va nel centro commerciale anche solo per curiosità comprerà tutto lì dentro e non tornerà in viale Strasburgo: questo è ovvio”.

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08 Aprile 2012, 02:27

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