27 Giugno 2012, 17:24
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L’insegnante non si era rassegnato all’idea di stare lontano dall’ex moglie. Si è trasformato in uno stalker e per la donna è iniziato un incubo.
ll giudice per le indagini preliminari Riccardo Ricciardi ha respinto la richiesta di archiviazione e ha ordinato al pubblico ministero di formulare il capo di imputazione, dando ragione alla donna che si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Maurizio Di Marco. I primi segnali di sofferenza sono datati 2009. La separazione era stata appena decisa. Il professore di una scuola superiore palermitana piombava in casa della donna con la scusa di ritirare qualche effetto personale. Ed invece sarebbe diventato morboso e aggressivo. Al rifiuto di ogni contatto volavano via parole grosse e insulti.
Poi, sono iniziati i pedinamenti e gli appostamenti sotto casa. La vittima è stata costretta a cambiare abitazione, ospite di parenti e amici, pur di non dare punti di riferimento all’ex marito. Che ha continuato la sua snervante azione di disturbo. Fin quando alla vittima non sono crollati i nervi.
“Le condotte persecutorie hanno aggravato la situazione psicologica della donna – spiega l’avvocato Di Marco -, causando un forte disagio della personalità. Lo stato d’ansia ha reso necessari l’assunzione di psicofarmaci e il ricorso alle cure di uno psicologo”.
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27 Giugno 2012, 17:24