22 Gennaio 2014, 14:30
1 min di lettura
PALERMO – Sapeva di essere a rischio, che qualcuno lo stava osservando. Aspettava da un momento all’altro di essere scoperto e ha deciso di mettere in guardia, con un personalissimo stile romantico, la propria fidanzata, per la quale, a pochi giorni dalle manette, non sono mancate “parole d’amore”. A dimostrarlo è stato un sms intercettato dai carabinieri nel corso del periodo di osservazione dei pusher alla Zisa, un elemento non rilevante nelle indagini, che parla chiaro però sullo spaccato sociale-territoriale in cui la fitta rete di spacciatori si muoveva.
“Cuore – scriveva alla sua ragazza – sto andando al lavoro, se entro stasera non ricevi un mio sms stasera guardati il Tgs, ma nella tua stanza, non con i tuoi”. il giovane, uno dei tanti disoccupati finiti in manette nel blitz che ha portato a trentadue arresti, definiva “lavoro” l’attività di spaccio e soprattutto, voleva salvare la faccia davanti ai suoceri. E così, nel giorno in cui sarebbero arrivati i carabinieri a casa sua, la fidanzata non avrebbe ricevuto né un sms, né una telefonata dal suo cellulare.
Al limite, avrebbe potuto rivederlo un’ultima volta al telegiornale. D’altronde, il danneggiamento delle telecamere collocate dai carabinieri alla Zisa, aveva già evidenziato come i pusher sapessero di essere controllati e molti di loro vedevano, forse, l’arresto già vicino. Come è successo al giovane pusher innamorato, che conclude l’sms addolorato. Inserisce un’emoticon triste e poi scrive: “Tvb vita mia, sei sempre nel mio cuore, scusa per tutto, tvb”.
Pubblicato il
22 Gennaio 2014, 14:30