09 Novembre 2017, 19:36
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PALERMO – Le fasi salienti dell’aggressione costata la vita all’avvocato Enzo Fragalà, ucciso a bastonate a pochi metri dal suo studio, a Palermo, il 26 febbraio del 2010 sono state ricostruite nell’aula della corte d’assise che processa presunti mandanti ed esecutori materiali del delitto da una delle testimoni che assistette all’omicidio. La donna, che ha deposto all’udienza di oggi, ha raccontato di aver visto uno dei killer pestare con un bastone il penalista fino a farlo accasciare a terra e poi fuggire a bordo di uno scooter Sh guidato da un complice.
La ricostruzione dell’aggressione e della fasi successive è stata ribadita anche da altre testimoni. Dell’omicidio sono imputati i presunti mafiosi Francesco Arcuri e Antonino Siragusa, Salvatore Ingrassia, Antonino Abbate, Paolo Cocco e Francesco Castronovo. Secondo i pm Fragalà sarebbe stato ucciso perché avrebbe indotto alcuni suoi assistiti a collaborare con gli investigatori, una linea che Cosa nostra non avrebbe gradito. Gli assassini avrebbero avuto l’incarico di dargli una lezione che doveva servire a tutta la categoria forense. Ma l’aggressione fu tanto violenta e brutale che il penalista perse la vita. (ANSA)
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09 Novembre 2017, 19:36