Il “rammendo” di Librino |parte dal campo San Teodoro

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30 Settembre 2014, 15:56

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CATANIA – Ripartire dal Campo San Teodoro. Ripartire dalle esperienze positive. Ieri sera, il campo “liberato” dall’associazione I Briganti di Librino – dopo decenni di abbandono – e gestito da oltre due anni con il benestare delle istituzioni, è stato ancora di più il cuore del quartiere periferico di Catania. Il campo è stato il teatro della presentazione del progetto Gruppo G124, promosso dal senatore e architetto Renzo Piano nell’ambito del progetto di rammendo delle periferie. Anche Catania, dunque, e la sua città satellite, sono entrati a far parte di quelle realtà, come Roma, Milano, Torino, che verranno “ricucite” al tessuto di appartenenza, dopo decenni di isolamento.

Nello specifico, il progetto intende riconnettere l’area del San Teodoro, vero fulcro delle attività, e quella attigua, compresa la scuola Brancati. Una novità che ha trovato la collaborazione dell’amministrazione comunale che, dopo anni di disinteresse nei confronti della struttura sportiva – salvo la presentazione di qualche progetto poi andato a vuoto – ha non solo asfaltato la strada per raggiungere il campo, ma sta portando avanti il discorso dell’affidamento diretto della struttura.

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Intanto, però, si lavora. Gli architetti del progetto G124, coordinati da Mario Cucinella – lo stesso del Master Plan di corso Martiri della Libertà – dopo aver ascoltato la popolazione e coinvolgendo le associazioni del quartiere, si metteranno all’opera per attivare e coordinare le varie realtà che collaboreranno al rammendo. Piccoli interventi che, sommati, cambieranno il volto della zona.

 

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30 Settembre 2014, 15:56

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