17 Giugno 2009, 10:00
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(da palermo.blogsicilia.it) di Antonello Cracolici*
Sui rifiuti si sta costruendo la più gigantesca opera di ricatto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni, vere e proprie bande criminali stanno bloccando il servizio con il solo scopo di far scoppiare l’emergenza in nome della quale, con il rischio di gravi conseguenze per la salute delle persone, si è costretti ad accettare ricatti provocando la quintuplicazione del costo iniziale del servizio, con gravissime ricadute sulle tasche dei cittadini.
Il caso Palermo, assieme all’emergenza di Bagheria e fra qualche giorno altri comuni del palermitano, sono soltanto i primi fuochi dell’incendio che sta per esplodere in Sicilia. Ma sono anche l’epilogo della gestione disastrosa della politica dei rifiuti che ci lascia in eredità il governo Cuffaro, il carrozzone dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti e i 27 ATO costruiti solo per alimentare sprechi e prebende.
Va preso il toro per le corna: bisogna sciogliere gli ATO; rimettere il servizio in capo ai comuni, trasferendo personale e mezzi e mettendo in capo ai comuni la responsabilità di riportare a costi accettabili il servizio anche attraverso cure dimagranti sugli sprechi; fare una riforma che lasci alla dimensione sovracomunale soltanto alcune attività.
Qualcuno sta facendo credere ai lavoratori o ai ricattatori che ci penserà Berlusconi, salvo non dire che se mai interverrà lo Stato per ripianare i debiti, i soldi Berlusconi li prenderà dai fondi che dovevano servire a fare strade, modernizzare il nostro territorio. Insomma con il ricatto dei rifiuti è in corso il più grande furto di futuro per tutti i siciliani.
* capogruppo del Pd all’Ars
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17 Giugno 2009, 10:00