Cronaca

Il ‘riciclaggio’ dei soldi dei padrini: chiesto il rinvio a giudizio

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02 Dicembre 2020, 20:14

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CATANIA – Cosa nostra negli anni settanta e ottanta, mentre pezzi delle Istituzioni dicevano che la mafia a Catania non esisteva, si arricchiva. Una cassaforte di miliardi (delle vecchie lire) che è stata conservata e reinvestita, secondo il Ros, fino ai giorni nostri. Una parte della filiera del riciclaggio dei soldi sporchi è stata documentata nell’inchiesta Samael che ha portato ad arresti e sequestri. Boss, vecchie leve, prestanomi e faccendieri compongono lo scacchiere degli imputati che sono davanti al gup Anna Maria Cristaldi. Giuseppe Cesarotti, nome già conosciuto nelle inchieste degli anni 90, avrebbe avuto il compito – attraverso una rete di prestanome – di far lievitare e lavare attraverso operazioni immobiliari e finanziarie i ‘piccioli’ della famiglia Santapaola-Ercolano. All’appello manca Giuseppe, detto Enzo, Mangion (cognato di Aldo Ercolano, il killer di Pippo Fava) che ha scelto il giudizio immediato. 

L’udienza preliminare è arrivata a una fase cruciale: il pm Marco Bisogni ha chiesto alla giudice il rinvio a giudizio degli imputati Salvatore Cesarotti, Rosa Maria Cesarotti, Giuseppe Cesarotti (classe 84), Francesco Litrico e Alessandro Raccuglia. L’imputazione che li accomuna è intestazione fittizia. Hanno presentato istanza di patteggiamento Vincenzo e Armando Pulvirenti e l’imprenditore Mario Palermo. Per quest’ultimo, difeso dagli avvocati Pietro Granata e Calogero Licata, la richiesta (che ha avuto il parere favorevole del pm) è di una pena sospesa di 1 anno, 11 mesi e 12 giorni. Un patteggiamento arrivato anche per il ridimensionamento del quadro accusatorio rispetto ai due capi d’imputazione, tra cui riciclaggio non più aggravato dall’ex articolo 7 (dall’aver favorito la mafia, ndr). 

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La discussione delle difese sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata del pm è prevista per il 21 dicembre.

Gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato sono Giuseppe Cesarotti (classe 44), Orazio Di Grazia, Francesco Geremia e Cateno Russo. La requisitoria del sostituto procuratore della Dda su queste posizioni è prevista il 19 gennaio. Mentre qualche giorno prima si aprirà il processo a carico di Giuseppe Mangion. In caso di rinvio a giudizio della gup, il procedimento potrebbe riunirsi. 

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02 Dicembre 2020, 20:14

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