06 Aprile 2013, 19:28
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VALVERDE (CT) – “Umberto si è preparato fino all’ultimo giorno. Quando gli ho amministrato l’unzione degli infermi, ho visto un uomo sofferente in un modo micidiale e drammatico”. E ancora: “In quel momento ho avuto la strana sensazione che per lui il tunnel non fosse ancora finito”. Questa è la personale e toccante testimonianza di padre Ignazio Mirabella, pronunciata oggi nel santuario mariano di Valverde dove, a pochi giorni dalla scomparsa di Umberto Scapagnini, è stata celebrata una messa in suo onore. Non c’era alcuna bara al centro della chiesa e neanche il cero pasquale. Le esequie dell’ex primo cittadino, infatti, si si sono svolte giovedì scorso a Napoli, sua città natale. D’innanzi all’altare c’era però una foto che ritraeva il volto sorridente dello stesso ex primo cittadino catanese, adagiata sopra una bandiera tricolore.
Oltre ai familiari, erano tante le autorità presenti. Primo tra tutti il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, che, nonostante la presenza del gonfalone comunale, ha voluto partecipare da privato cittadino alla celebrazione odierna. Una scelta sottolineata dalla decisione di non indossare la fascia tricolore e di non sedersi in prima fila. Un’opzione simile è stata quella di Raffaele Lombardo che ha preferito sedersi in una postazione arretrata con accanto l’ex presidente dell’autorità portuale Santo Castiglione. Tra le personalità c’era pure Lino Leanza, accompagnato dal consigliere comunale Udc Salvo Di Salvo, e Nino Strano. Nelle ultime file c’era pure Tuccio D’Urso, la mente ingegneristica che supportò i poteri speciali per l’emergenza trafficò che Silvio Berlusconi conferì a Umberto Scapagnini.
Nel ricordo di padre Mirabella, parroco nel popoloso quartiere della Civita durante gli anni della doppia sindacatura di Scapagnini a Catania, e suo padre spirituale “Umberto – così è stato chiamato per tutta l’omelia- era un uomo di scienza che ha cercato di capacitarsi tutta una vita di quell’altra scienza, la ricerca”. Toccante l’intervento del figlio Giovanni: “Nonostante gli ultimi cinque anni in Parlamento, lui ha amato profondamente questa città e la sua gente”. Sulle polemiche esplose in questi giorni sulla stampa in merito all’eredità amministrativa dello stesso Scapagnini, è intervenuto Angelo Spina, sindaco di Valverde: “Un uomo amato, ma anche tanto giudicato. Ma chi siamo noi politici per giudicare? Chi di noi – ha ammonito- non ha peccato di protagonismo, di egocentrismo, o di voglia di potere?”. Ovviamente, non è arrivata alcuna risposta.
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06 Aprile 2013, 19:28