Il riscatto degli studenti: | “La periferia diventa speranza”

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12 Aprile 2018, 13:00

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CATANIA. Si ferma il tempo all’interno della sala, improvvisamente enorme più del solito, di Palazzo degli Elefanti. Perché c’è una generazione di ragazzi, studenti e figli di questa isola che spezzano il fiato dell’indifferenza. Parlano dagli scranni che, per una volta, non ospita una seduta di consiglio. In campo ci sono sogni e cruda concretezza di oltre sessanta ragazzi delle scuole medie e superiori di Catania e provincia. Il loro racconto, la loro idea di città parte dai temi centrali della manifestazione nazionale #Conibambini-Tutta un’altra storia: periferie, povertà educativa e comunità educante.

Un progetto che ha attraversato l’Italia e che è giunto sino a Catania. Hanno piantato semi di speranza ovunque, i ‘ragazzi’ che sono intervenuti nelle diverse tappe. Ed hanno sperimentato molto di più che mettere in piedi un incontro nel quale si è parlato e basta: hanno insegnato ai ‘grandi’ ed a coloro che si credono detentori assoluti delle “cose della politica” quanto sia doveroso risalire dal buio nel quale sono lasciate le periferie, imparando a conviverci ed a combattere per migliorare le proprie vite: affinchè l’oscurità diventi una luce non ancora accesa.
“La periferia sono campi di calcio e viali alberati ma anche strade dissestate, scarsa illuminazione pubblica, randagismo e scarsa sicurezza ma pure speranza di un domani migliore – racconta Cristina -. La periferia è anche case occupate e spaccio a cielo aperto: se pensiamo al futuro ci viene voglia di scappare. Ma sono nata qui e voglio costruire la speranza. Periferia è non fare la raccolta differenziata e vedere le strade che diventano contenitori di immondizia. Confido nei miei coetanei che potranno cambiare le cose”.

A presentare il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e moderare i “lavori in aula” dei ragazzi è stato Giuseppe Schena consigliere di amministrazione di Con i Bambini e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. “Il Fondo – ha spiegato – si propone di mettere risorse, anche ingenti, a disposizione delle agenzie educative del nostro Paese, perché possano strutturare e consolidare attività utili alla formazione di bambini e di ragazzi, rimuovendo gli ostacoli economici e socioculturali che vi si frappongo. Con l’obiettivo, non meno importante, di far acquisire, a tutti i livelli, la consapevolezza che le azioni che aiutano a dare ai giovani coscienza delle proprie potenzialità, dei propri talenti e delle proprie attitudini, concorrono a condizionare positivamente il futuro loro e quello delle loro comunità”.
“La periferia è un luogo in cui i ragazzi devono vivere in una condizione di precarietà – intervengono con fermezza gli studenti di Riposto – . Viene in mente la figura di don Pino Puglisi che ha dedicato la propria vita al quartiere Brancaccio di Palermo: è stato assassinato perché allontanava i bambini dalla solitudine. Ci ha lasciato un grande insegnamento: quello che migliorare le condizioni educative dei ragazzi. Perché la politica e chi amministra le città non ci riesce?”.

Gli studenti presenti questa mattina hanno occhi di una insondabile profondità e catturano sfumature sconosciute ai più. Persino all’interno dell’aula sale un mormorio convinto di chi apprezza. Un mormorio che sembra un canto di gioia. In periferia, della vita non si butta niente.
Insistono i ragazzi: “Quale comunità vogliamo costruire? Ogni territorio deve recuperare la propria memoria: bisogna promuovere progetti per i giovani”. E ancora, “Noi ragazzi, grazie alla scuola, riusciamo a riconoscere la bellezza. Per questo la rivendichiamo prima che sia troppo tardi”.

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Per la cronaca, a partecipare sono stati: Istituto Comprensivo Dusmet Doria; Istituto di Istruzione Superiore E. Fermi e F. Eredia; Ispettoria Salesiana Sicula APS San Silippo Neri; Istituto comprensivo Malerba; Istituto comprensivo  Coppola; 
Istituto comprensivo  Tempesta tutti di Catania. Dalla provincia etnea: Istituto comprensivo Santo Calì Linguaglossa; II° Istituto comprensivo San Giovanni Bosco Giarre;
Istituto comprensivo G.Rodari Acireale; Istituto Tecnico costruzioni aziende territorio Giarre-Riposto; Istituto tecnico economico Giarre-Riposto; Istituto professionale per i servizi Giarre-Riposto; Istituto tecnico trasporto-logistica Giarre-Riposto.

La tappa catanese è stata organizzata da Con i Bambini insieme a Fondazione Sicilia e Comune di Catania, in collaborazione con Consorzio Il Nodo Società Cooperativa Sociale, Ispettoria Salesiana Sicula San Paolo, InsiemePer…l’Albero di Andrea Società Cooperativa Sociale Onlus, questi ultimi coinvolti nei primi progetti selezionati sul territorio catanese attraverso il Bando Adolescenza.

Un piccolo miracolo, quello degli studenti: il miracolo di quelli che non si rassegnano, che non volgono la testa altrove. Si riparte da qui. Si riparte da periferie che, questa volta sì, diventano modello.

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12 Aprile 2018, 13:00

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