27 Aprile 2017, 15:17
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PALERMO – Nessun viavai di clienti e turisti oggi alla gelateria Ilardo del Foro Italico. Le porte sono chiuse, uno dei locali più antichi della città è a lutto per la morte di uno dei suoi dipendenti. Giuseppe Gambino, 33 anni, lavorava nello storico bar della famiglia della moglie Rosy. Erano sposati da quasi tre anni e, da almeno dieci, i clienti erano abituati a vedere Giuseppe dietro al bancone.
“Stamattina sono arrivato all’apertura – racconta un collega – ma non c’era nessuno. Quando ho saputo quello che è successo a Giuseppe sono caduto dalle nuvole”. Ieri, poco prima dell’una di notte, stava tornando da lavoro a bordo di una bicicletta. “Non la usava quasi mai – dice Francesco Sorci, che abita accanto alla gelateria – ma a quanto pare ieri sera ha deciso di non tornare in macchina”. All’orario di chiusura, infatti, Gambino avrebbe detto alla moglie e al figlio di tornare in auto, lui li avrebbe raggiunti dopo.
E invece la strada verso casa, nei pressi di via Amedeo d’Aosta a Settecannoli, si è rivelata ua trappola. Il 33enne è stato travolto da un Suv guidato da T.S, palermitano di 50 anni. Un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo e dopo il quale l’automobilista non ha prestato soccorso, anzi. E’ fuggito, per presentarsi dopo qualche ora al commissariato di polizia di Brancaccio: è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale aggravato.
Una notizia che ha sconvolto tutta la zona in cui Gambino abitava e che ha provocato un tam tam di messaggi sui social network. “Non ci credo – scrive su Facebook Claudio Biondo – non può essere vero, riposa in pace amico mio”. “Ho il cuore a pezzi cugino – quello che ti è successo è devastante per tutti noi -. Da lassù proteggi tua moglie e il tuo piccolino, noi faremo di tutto per star loro vicini”.
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27 Aprile 2017, 15:17