08 Aprile 2014, 15:02
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TORRE DEL GRIFO (Mascalucia). Ad “introdurre” la presentazione di mister Maurizio Pellegrino è stato il direttore Bonanno: “Auguriamo a Maurizio che fa parte della società le migliori fortune”, ha detto. Ed al di là delle analisi su quello che resta della sciagurata stagione in corso, queste sono le parole del neo tecnico rossoazzurro:
LA CHIAMATA DI PULVIRENTI. Sono stato chiamato e sono felice della considerazione che la società mi ha dimostrato. Ho il dovere di far sì che le sei partite che restano vengano disputate nel miglior modo possibile. Sappiamo delle difficoltà che questa ha: ma so anche che da parte della società si sa cosa vuole. E’ difficile spiegarlo ma credo che sia proprio in questi momenti che bisogna stare vicino a questa società. Qua si tratta di fare l’allenatore a trecentossesnta gradi, si tratta di motivare e stimolare: sei partite alla fine del campionato sono troppe per dire che si deve traghettare la squadra. E, poi, abbiamo anche l’obbligo di dare delle risposte da un punto di vista professionale.
I GIOCATORI. Ho avuto in incontro con loro, ieri. Ho trovato una squadra ovviamente abbattuta; che dal punto di vista psicologico ha problemi. Però ho trovato anche segnali positivi: ma è quello che ho avvertito ed è quello che dobbiamo trasmettere. Io ho vissuto e vivo questa società quotidianamente e vi assicuro che questa è una società forte che ha idee forti. Mancano ancora sei gare e non siamo matematicamente retrocessi: abbiamo la responsabilità di giocare queste sei partite al massimo.
LE SEI GARE CHE RESTANO. Sono due giorni che non dormo per capire come fare giocare al meglio la squadra. Noi abbiamo bisogno, da qui alla fine, di certezze. Punti fermi che ci permetteranno da qui alla fine di tenere al massimo.
GLI ERRORI. Quando si hanno venti in punti in classifica, i problemi evidentemente sono diversi. Io credo sia meglio pensare già all’allenamento di oggi ed alla partita di domenica: poi, tutto il resto, le analisi, le farà la società.
L’ASPETTO PSICOLOGICO. Il morale è a pezzi, non ci sono dubbi: ma per potere sollevare la squadra occorre dare delle certezze. Il mio compito è quello di dare delle idee ben definite. Le scelte che farò saranno sotto la mia assoluta responsabilità e sono contento di prendermela tutta questa responsabilità.
IL MODULO. Il 4-3-3 resta una valida idea: io credo che quello che vale all’interno del modulo, è come lo interpreti. Se dai delle indicazioni sbagliate, nelle due fasi, allora non ottieni nulla.
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08 Aprile 2014, 15:02