Il ritratto di Franca Florio | Il 30 aprile la vendita all’asta

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21 Aprile 2017, 17:49

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PALERMO – Il ritratto di donna Franca Florio, icona della Belle Époque, è stato realizzato da Giovanni Boldini attraverso tre versioni: una sovrapposta all’altra. L’ultima è quella che sarà messa all’asta per 750 mila euro il 30 aprile. La casa Bonino ha fatto sapere che è stata presentata un’offerta e quindi l’opera sarà certamente aggiudicata. L’asta precedente, che partiva da un milione di euro, era andata invece deserta. Con la vendita della tela si chiude anche una disputa storico-artistica. Del celebre dipinto si conoscono infatti tre versioni. La prima è del 1901 ma, raccontano le cronache, non piacque a don Ignazio Florio perché raffigurava la moglie in una posa sconveniente.

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Dopo una disputa che non mancò di interessare anche il pagamento dell’artista, Boldini accettò di apportare alcune modifiche. Le parti scoperte della nobildonna furono ridotte e le caviglie furono coperte con un lungo vestito traforato. Questa seconda versione è quella esposta anche alla Biennale di Venezia nel 1903. Ma poi è spuntata una terza versione, data 1928, quella che ora è messa all’asta dopo il fallimento della società Acqua marcia di Francesco Caltagirone, proprietaria dell’opera. L’esistenza di quest’ultima versione ha alimentato un giallo sul numero delle opere esistenti e sugli interventi effettuati. Uno studio è stato avviato da Elio Caramazza, autore di gialli storici di successo. Ai suoi dubbi risponde ora la casa d’aste Bonino che, in base a un’indagine sulla struttura del dipinto, ha ricostruito i vari passaggi degli interventi di Boldini. La tecnica di indagine seguita da Maria Letizia Paoletti ha svelato che la versione del 1903 si sovrappone a quella di due anni prima ma è intermedia rispetto all’opera che il 30 aprile sarà venduta all’asta. (ANSA)

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21 Aprile 2017, 17:49

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